Cinquanta anni fa lo scandalo Profumo che sconvolse la Gran Bretagna

Pubblicato il 4 Giugno 2013 - 10:47| Aggiornato il 20 Dicembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
John Profumo

John Profumo

LONDRA, GRAN BRETAGNA – ”Niente sesso, siamo inglesi’, ma non è vero. Il popolare proverbio – prima diventato una piece teatrale e poi un film – venne clamorosamente smentito il 5 giugno del 1963, quando il Ministro della Guerra John Profumo rassegnò le dimissioni. Quel giorno la Gran Bretagna scoprì che il sesso le piaceva eccome.

Profumo, un oxfordiano di ferro che rispondeva all’identikit del perfetto Tory, era finito al centro di una ragnatela di gossip, in qualche modo trapelata sui media. I rumors lo volevano legato a una giovane squillo con importanti conoscenze, la 21enne Christine Keeler. Il ministro si era presentato alla Camera dei Comuni per dire che non era vero niente, solo illazioni.

In un’altra epoca storica tutto sarebbe probabilmente finito lì. Ma il Regno Unito del 1963 era un altro Paese. I Beatles iniziavano a scalare le classifiche e l’opinione pubblica, dopo anni di tessere annonarie e sacrifici per il bene comune, era pronta a nuove esperienze. Un bel sex-gate, per esempio.

L’errore cruciale di Profumo fu quell’audizione ai Comuni. Le bugie hanno infatti le gambe corte e alla fine la verità venne fuori. La tresca c’era. Profumo scrisse una lettera di scuse al premier Harold Macmillan che, nell’accettare le dimissioni del suo ministro, definì l’intera vicenda una “grande tragedia”. Mai parole furono più azzeccate.

Lo scandalo montò ed ebbe delle pesanti conseguenze. Intanto rovinò la vita di Stephen Ward, osteopata di grido del West End nonchè pittore e figlio di Arthur Evelyn Ward, canone della cattedrale di Rochester. Ward era introdottissimo nell’alta società britannica. Tra i suoi pazienti, per quanto riguarda l’attività di medico, ci furono Winston Churchill, Paul Getty, Douglas Fairbanks ed Elizabeth Taylor, mentre a posare davanti alle sue tele e i suoi pennelli si contarono politici e membri della famiglia reale.

Ebbene, il distinto dottore era anche, allo stesso tempo, amico intimo di Christine Keeler e un’altra giovane squillo, Mandy Rice-Davies, con le quali condivideva il suo appartamento. Ward venne accusato di essere un lenone (fu grazie a lui se Christine conobbe Profumo a casa di Lord Astor), arrestato e processato: i giochi erotici rinvenuti dagli inquirenti nella sua casa londinese di Marylebone destarono enorme scalpore. La pressione fu tale che l’ultimo giorno del processo Ward si uccise ingerendo una massiccia dose di sonnifero.

Lo scandalo, come se non bastasse, assunse poi toni ancor più eclatanti (e potenzialmente pericolosi per la nazione, allora in piena Guerra Fredda), quando si scoprì che nel letto della Keeler era transitato anche Eugene Ivanov, una spia mascherata da attachè navale dell’ambasciata sovietica. La cosa fece il giro del mondo e si diffuse in special modo negli Stati Uniti. Qui si scomodò persino l’FBI, che compilò un puntuale dossier intitolato ‘Operation Bowtie’, ovvero ‘cravattino’ dal soprannome dato all’ex-ministro.

Conclusione: dal letto di Christine Keeler non trapelò nessun segreto di guerra. Però fu la fine – politicamente parlando – di una certa area Tory, quella snob e aristocratica. L’ottobre seguente Macmillan lasciò infatti Downing Street per “motivi di salute”. I falchi del partito (soprannominati il ‘cerchio magico’), pur di tenere a bada l’area liberal dei Conservatori incoronarono premier un conte da mille generazioni, Sir Alec Douglas-Home. Un anno dopo, il Labour guidato da Harold Wilson vinceva le elezioni. E nacque subito la Swinging London.

Profumo è morto nel 2006 al Chelesa and Westminster Hospitale in seguito ad un attacco cardiaco. Christine Keeler ha 71 anni ed ottenne un certo successo con la pubblicazione nel 2001 del libro di memorie ”Finalmente la verità: La mia storia”.