Cnn, “prime conferme del dossier bollente su Donald Trump”

Pubblicato il 11 Febbraio 2017 - 09:26| Aggiornato il 13 Febbraio 2017 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Per la prima volta” gli inquirenti statunitensi hanno “trovato conferme” in alcuni delle conversazioni descritte nel dossier stilato da un ex agente del Mi6, i servizi segreti britannici, su Donald Trump. Lo afferma la Cnn, citando conferme avute da diversi funzionari dell’ìntelligence e della Giustizia Usa.

Le “conferme non riguardano gli aspetti piccanti del rapporto, ma alcuni colloqui tra cittadini stranieri che effettivamente si sono svolti nei tempi e nei modi descritti nel rapporto”. Questo ha dato agli 007 Usa e agli inquirenti “maggiore fiducia” nella credibilità del dossier. Contattato per un commento dall’emittente Usa – la prima ad aver confermato l’esistenza del dossier – , il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha detto “continuiamo a essere disgustati dalle fake news della Cnn”.

Nessun commento invece dal Fbi, dalla Cia, dal Dipartimento di Giustizia. I funzionari che hanno rivelato le prima conferme alla Cnn hanno sottolineato che “le conversazioni a cui ci si riferisce sono esclusivamente tra cittadini stranieri, inclusi elementi legati o direttamente del governo, intercettati durante operazioni di routine dell’intelligence”. Alcune delle persone intercettate “sono note alla community dell’intelligence Usa per essere stati pesantemente impegnati nella raccolta di informazioni dannose per Hillary Clinton e favorevoli a Trump”.

Le fonti hanno sottolineato alla Cnn di non aver ancora elaborato alcun giudizio sull’ipotesi che il governo russo abbia informazioni compromettenti su Trump. Il dossier sul neo-presidente Usa è stato realizzato dall’ex agente del Mi6 britannico Cristopher Steele, a suo tempo operativo a Mosca. I contenuti sono altamente compromettenti per Trump: dai festini hard in un hotel di Mosca alle tangenti pagate per ingraziarsi le autorita’ russe in vista di possibili affari, fino ai contatti con l’intelligence di Mosca sull’hackeraggio dello staff di Hillary Clinton.

Intanto il presidente va avanti per cercare nuovamente di bloccare i cittadini di sette paesi musulmani. “Un nuovo ordine esecutivo sul divieto di ingresso negli Usa è possibile” ha detto Donald Trump, rispondendo ai giornalisti sull’Air Force One che lo sta portando in Florida. Il presidente conferma l’ipotesi di un ‘bando-bis’, parlando comunque di “molte opzioni” allo studio. A proposito di un nuovo decreto il presidente Usa ha aggiunto: “Potrebbe essere una cosa molto buona. Abbiamo bisogno di fare in fretta per ragioni di sicurezza nazionale”.

A proposito dell’intervento di Hassan Rohani che ha parlato di forte risposta degli iraniani alle minacce Usa, Trump ha risposto: “E’ meglio che il presidente iraniano stia attento”.

La scorsa settimana, dopo che Trump aveva messo in guardia ufficialmente l’Iran per il suo programma missilistico, gli Stati Uniti hanno varato una nuova serie di sanzioni nei confronti di Teheran.