Conclave: ma la fumata bianca sarà visibile anche di sera?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 16:29| Aggiornato il 24 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

CITTÀ DEL VATICANO – Chi passa dalle parti della basilica di San Pietro se ne è già accorto: i telefonini prendono male, internet non funziona. Merito della schermatura del sistema Jammer, un disturbatore di frequenze che emette onde elettromagnetiche e rende difficili le comunicazioni nel suo raggio d’azione: preserverà la segretezza del conclave, o almeno così sperano in Vaticano. Un sistema sofisticato finora usato per scopi militari.

Meno sofisticato è il modo con il quale l’elezione del nuovo Papa sarà segnalata al mondo: una fumata bianca. Uscirà da un comignolo installato sopra la Cappella Sistina. Un piccolo dettaglio, difficile da vedere nella maestosità architettonica concepita dal Michelangelo e dal Bernini. Gli esperti consigliano di posizionarsi ai piedi dell’obelisco al centro di piazza San Pietro. La fumata sarà visibile più nitidamente dai pochi fortunati che potranno osservarla dai tetti di Borgo San Pietro.

La stufa di ghisa nella quale verranno bruciate le schede e i documenti delle votazioni è un oggetto datato 1939. L’innovatore Giovanni Paolo II ha voluto che fosse installata una seconda stufa, nella quale accendere i candelotti fumogeni che coloreranno la fumata di bianco o di nero. Sempre l’innovatore Wojtyla ha voluto che la fumata bianca fosse accompagnata dal suono delle campane di San Pietro.

E saranno proprio le campane a farci capire che “habemus Papam”. Le fumate sono previste alle 12 e alle 19, anche se nelle precedenti occasioni questi orari si dilatavano un po’. Vuol dire che la fumata della sera avverrà al buio. A Roma in questi giorni il sole tramonta intorno alle 18.15, e inoltre le previsioni portano pioggia e cielo nuvoloso fino a giovedì 14.

In Vaticano hanno pensato anche al problema visibilità: un faretto del Centro televisivo vaticano sarà puntato sul comignolo. Magari non aiuterà i fedeli riuniti in piazza San Pietro, ma almeno quelli che saranno incollati alla televisione non rivivranno l’esperienza del 2005, quando per capire che era stato eletto un nuovo papa ci vollero le campane, visto che non si vedeva chiaramente di che colore fosse la fumata. Ed era il 19 di aprile, il sole tramontava molto più tardi.