Corea del Nord a Trump: “Ci tratti da potenza nucleare, i tempi son cambiati”

Corea del Nord a Trump: "Ci tratti da potenza nucleare, i tempi son cambiati"
Corea del Nord a Trump: “Ci tratti da potenza nucleare, i tempi son cambiati”

PYONGYANG – Gli Stati Uniti devono trattare la Corea del Nord alla pari, da potenza nucleare: è il messaggio di un editoriale pubblicato sul Rodong Sinmun, organo del Partito dei Lavoratori, rivolto al nuovo inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. “Gli Usa che vogliono denuclearizzare la Corea del Nord vivono in un’illusione dei tempi passati”, si legge nel testo che non menziona esplicitamente Trump, ma rimarcando le capacità atomiche, attacca la politica delle sanzioni come uno “schema di strangolamento che non può non evitare di fallire”.

“Questo costringe il nuovo governo a portare il fardello di affrontare lo Stato nucleare della Juche”, continua l’articolo. La “juche” è la dottrina di Stato della Corea del Nord, il cui nucleo è l’idea dell'”autosufficienza”.

Il giornale non scrive mai il nome di Donald Trump, ma l’editoriale si colloca in un’inedita sintonia con le dichiarazioni del coordinatore dell’intelligence americana James Clapper, il quale ha suggerito che gli sforzi per convincere Pyongyang a rinunciare al nucleare sono destinati al fallimento. “I decisori americani devono prendere atto delle dichiarazioni di Clapper. Le speranze americane di denuclearizzazione della Corea del Nord sono un’illusione sorpassata”, ha scritto il Rondong sinmun.

Trump non ha dato indicazioni precise su quale sarà la sua politica nei confronti del regime di Kim Jong Un, ma ha lascianto intendere di essere aperto a negoziati. “Se venisse qui – ha assicurato il giornale – noi lo accoglieremmo”.

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