Corea del Nord, Cina frena Trump: “Niente opzione militare. Non è un gioco al computer”

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2017 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord, Cina frena Trump: "Niente opzione militare. Non è un gioco al computer"

Corea del Nord, Cina frena Trump: “Niente opzione militare. Non è un gioco al computer”

PECHINO – Corea del Nord, Pechino frena Washington dopo le parole di Donald Trump, che si è detto pronto a passare dalle parole alla forza. La Cina non permetterà mai la guerra o il caos alle sue porte: “Le soluzioni militari non sono un’opzione”. Lo ha affermato la portavoce del ministero della Difesa, Ren Guoqiang, nel briefing mensile sulle vicende turbolente legate alla penisola coreana. “Abbiamo sempre sostenuto la soluzione dei problemi con il dialogo e il confronto”, ha aggiunto.

La situazione sulla penisola coreana è seria e “non è un gioco al computer”, ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri cinese in merito alle richieste di Giappone e Corea del Sud agli Usa per il varo di nuove sanzioni a carico della Corea del Nord. La portavoce ha definito “spiacevole” il fatto che solo alcuni Paesi applichino sanzioni e sottovalutando i requisiti al dialogo menzionati nelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

L’auspicio di Pechino è che le tutte parti coinvolte nella questione del nucleare nordcoreano evitino di provocarsi a vicenda facendo salire le tensioni. “La Cina mantiene la sua posizione sulla denuclearizzazione della penisola coreana”, ha aggiunto Ren, ponendo l’accento sulla priorità alla pace e alla stabilità nella penisola con una soluzione che possa maturare “tramite il dialogo e le consultazioni”.

Ad una domanda sulla recente visita a Pechino del capo di Stato maggiore americano Joseph Dunford in funzione della questione nordcoreana, il portavoce ha replicato che la sua missione è stata “una parte importante dei piani di scambi annuali tra Cina e Stati Uniti“. Lo scopo è stato di migliorare il consenso tra i presidenti dei due Paesi, “promuovendo un sostenuto, salutare e stabile sviluppo dei rapporti militari bilaterali”.