Nordcoreani alla fame, ma per Kim il-Jong cibi pregiati, champagne, auto di lusso

Pubblicato il 31 Agosto 2010 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA

Kim il-Jong

La stragrande maggioranza dei nordcoreani fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, ma i loro dirigenti, a cominciare dal leader Kim Jong-il e dai suoi accoliti, se la passano benissimo. La leadership di Pyongyang e ”gli amici degli amici” è infatti riuscita – tramite un misterioso Ufficio 39 – a farsi arrivare da varie parti del mondo generi di lusso di ogni tipo: liquori, champagne, vini pregiati, cibi esotici, automobili, profumi, insomma ogni ben di Dio.
 
Gli americani sono al corente di questi traffici e stanno cercando di porvi fine privando così Kim e compagni delle raffinatezze che si godono. L’Ufficio 39, che è convenientemente situato a poca distanza dalla Villa di Kim, si procura la valuta pregiata per questi acquisti, che, si sospetta, arrivano nella Corea del Nord attraverso la Cina, che non è mai stata entusiasta delle sanzioni a Pyongyang.

Sebbene sembri che alcune delle attività dell’Ufficio 39 siano legittime – per esempio esporta funghi esotici, ginseng e alghe di mare – l’organizzazione è sospettata di essere coinvolta nella falsificazione di valuta statunitense e nello spaccio di anfetamine, eroina e oppio. L’anno scorso, secondo quanto scrive il New York Times, il governo italiano ha bloccato l’acquisto da parte della Corea del nord di due yacht di lusso per Kim del valore di 15 milioni di dollari.

L’amministrazione del presidente Obama non sa bene che pesci prendere con la Corea del Nord. Da una parte è’ intenzionata a indurire le sanzioni, dall’altra di fare tentativi per avviare colloqui.