Corea del Nord, nei gulag ci sono ancora 154 prigionieri. Negli anni ’90 erano 200 mila

Pubblicato il 17 Ottobre 2009 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA

Sono circa 154.000 i prigionieri attualmente detenuti nei sei campi di concentramento della Corea del Nord. L’ha affermato l’agenzia sud-coreana Yonhap citando un discorso fatto sabato all’Assemblea nazionale da un deputato sud-coreano.

Secondo Sang-Hyun, deputato del Grande partito nazionale (conservatore), alla fine degli anni ’90 erano 200.000 i prigionieri dei gulag, fino a che, sotto la pressione della comunità internazionale, le autorità di Pyongyang hanno deciso di chiudere quattro campi.

Secondo la testata sud-coreana Dong-A, i prigionieri dei gulag devono lavorare più di dieci ore al giorno, non beneficiano di alcun servizio sanitario e non ricevono che 100-200 grammi di cibo ogni giorno. I detenuti che tentano la fuga rischiano la pena di morte e le donne incarcerate sono regolarmente violentate. Secondo il quotidiano, nei campi di concentramento non vi sono solo prigionieri politici, ma anche persone accusate di aver mancato di rispetto al leader nord-coreano Kim Jong Il.