Corea del Sud, la Corte Costituzionale destituisce la presidente Park. Scontri e morti

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2017 - 08:03 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Sud, la Corte Costituzionale destituisce la presidente Park. Scontri e morti

Corea del Sud, la Corte Costituzionale destituisce la presidente Park. Scontri e morti (Foto Ansa)

SEUL – La presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, prima donna al vertice istituzionale più alto del Paese, è stata rimossa dalla Corte costituzionale, che ha confermato all’unanimità (otto voti su otto) l’impeachment approvato il 9 dicembre dal parlamento, completando la prima procedura del genere nella giovane storia democratica del Paese.

“La speranza è che la sentenza chiuda le divisioni nazionali – ha introdotto leggendo il dispositivo di “condanna” in diretta tv, la presidente della Corte Lee Jung-mi, altra donna salita ai vertici in una nazione dalla solida tradizione maschilista e il cui mandato è in scadenza il 13 marzo -. Gli effetti negativi delle azioni presidenziali e le loro ripercussioni sono gravi, e i benefici della difesa della Costituzione con la sua rimozione dalla carica sono enormemente ampi”.

Nonostante l’invito, nelle manifestazioni a Seul, dove la tensione è alta, si è registrata la morte di due sostenitori pro Park. La Corte ha certificato il ruolo nefasto della ‘sciamana’ e confidente, Choi Soon-sil, che si è “immischiata in affari di Stato” per colpa di Park, responsabile della ripetuta e continua “fuga di molti documenti riservati”.

Non solo. La Corte aha riconosciuto anche il ruolo coordinato nel premere sulle imprese sudcoreane (come Samsung) per l’erogazione di fondi a due dubbie fondazioni promosse da Choi che avrebbero incassato decine di milioni di dollari.

Nel suo giudizio di legittimità e di merito, la Corte ha rigettato alcune accuse, come quelle di abuso di potere nella nomina di funzionari di governo e le pressioni sulla stampa (in entrambi i casi “per mancanza di prove”) o la cosiddetta “fuga dalle responsabilità”, come nella tragedia dell‘affondamento di aprile 2014 del traghetto Seawol (costato la vita a oltre 300 persone, quasi tutti studenti di liceo), non di “competenza” della Corte.

La parentesi di crisi istituzionale in cui il premier Hwang Kyo-ahn è stato presidente reggente è durata 92 giorni. Secondo la costituzione, nuove elezioni si terranno entro 60 giorni, con ogni probabilità il 9 maggio. L’ex capo delle opposizioni Moon Jae-in, sconfitto da Park nel 2012, è dato da tutti i sondaggi come il favorito, con un gradimento ampiamente superiore al 30%.

(Foto Ansa)