Corea del Nord, l’ultima minaccia è una guerra batteriologica

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2017 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA
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Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un (Foto Ansa)

PYONGYANG – Non solo bomba atomica: dalla Corea del Nord arriva anche il rischio di una guerra batteriologica. Secondo l’ultimo allarme lanciato dall’intelligence americana e dei Paesi asiatici, il regime di Kim Jong-Un si starebbe dotando di tecnologia che potrebbe essere usata per programmi avanzati per la realizzazione di armi batteriologiche, in modo da riuscire ad arrivare velocemente a una produzione industriale di agenti patogeni.

Al momento, scrive il Washington Post, non ci sarebbero prove del fatto che Kim abbia dato questo ordine di produzione di armi batteriologiche, oltre ai prototipi. Ma, scrive il quotidiano americano, “rimane la domanda sul perché abbiano acquisito materiale e sviluppato tecnologie ma ancora non hanno prodotto le armi”.

Se la produzione industriale di agenti patogeni “dovesse iniziare domani, potremmo non accorgerci – aggiungono – a meno di essere così fortunati da avere un informatore al posto giusto”.

In realtà già cinque mesi prima del primo test nucleare nordcoreano, nel 2006, l’intelligence statunitense presentò al Congresso un rapporto in cui si sosteneva che Pyongyang aveva da tempo ottenuto gli agenti patogeni del vaiolo e dell’antrace e costituito gruppi di scienziati per avviare un programma specifico. In quel momento però secondo il rapporto lo Stato eremita poteva contare “su laboratori e attrezzature per le biotecnologie rudimentali”.

Adesso, però, Pyongyang si starebbe dotando dei laboratori, delle attrezzature e anche delle fabbriche per la produzione industriale degli agenti patogeni. E Kim starebbe mandando i suoi scienziati all’estero per acquisire maggiori specializzazioni nel settore della microbiologia. Anche se ufficialmente nega di avere qualsiasi tipo di programma di armi batteriologiche.