Corea del Nord, Kim Jong-un si scusa con la Corea del Sud per l’uccisione di un funzionario di Seul

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Settembre 2020 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord, Kim Jong-un si scusa con la Corea del Sud per l'uccisione di un funzionario di Seul

Corea del Nord, Kim Jong-un si scusa con la Corea del Sud per l’uccisione di un funzionario di Seul (Ansa)

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, si è scusato per l’uccisione di un funzionario della Corea del Sud

Kim Jong-un si è scusato per l’uccisione di un funzionario sudcoreano nelle acque territoriali della Corea del Nord.

Kim Jong-un si è detto “molto dispiaciuto” per l’episodio. E’ estremamente insolito, scrive apnews.com, che un leader nordcoreano per un qualsiasi motivo chieda scusa alla Corea del Sud.

Sembra che il funzionario volesse disertare in Corea del Nord ma è stato stato ucciso e poi bruciato da soldati nordcoreani. Una misura preventiva contro la diffusione del coronavirus, hanno fatto sapere.

Le scuse di Kim

Le scuse di Kim probabilmente ridurranno le tensioni tra le Coree. Dovrebbero attenuare i sentimenti anti-nord in Corea del Sud e le crescenti critiche al presidente liberale Moon Jae-in.

In un messaggio inviato dal Dipartimento del Fronte Unito, incaricato delle relazione con Seul, è spiegato che “il compagno Kim Jong Un è molto dispiaciuto per aver deluso il  presidente Moon Jae-in e i sudcoreani per un incidente inaspettato e sfortunato” in un momento in cui la Corea del Sud è alle prese con la pandemia di coronavirus.

Il direttore della Sicurezza nazionale della presidenza, Suh Hoon, ha confermato che di recente c’è stato uno scambio di messaggi privati tra Kim e Moon.

Le accuse

Prima delle scuse del leader, la Corea del Sud aveva accusato la Corea del Nord di aver ucciso un funzionario che probabilmente stava cercando di disertare e bruciato il suo corpo dopo averlo trovato su un natante nelle acque della Corea del Nord.

I funzionari sudcoreani avevano condannato l’episodio, definito un “gesto atroce” e sollecitato la Corea del Nord a punire i responsabili.

Secondo la versione di Pyonyang, i militari avrebbero intercettato l’uomo che si sarebbe rifiutato di rispondere, avrebbe detto solo per due volte che era della Corea del Sud.

Avrebbero prima sparato a salve, poi aperto il fuoco e bruciato il natante, ma non il corpo, seguendo le misure preventive sulla pandemia.

In una riunione della commissione parlamentare di giovedì scorso, l’alto ufficiale militare sudcoreano Ahn Young Ho ha sostenuto che il funzionario è stato ucciso dalla Corea del Nord probabilmente a causa delle elevate misure anti-coronavirus che comportano “spari indiscriminati” a chiunque si avvicini illegalmente ai suoi confini. (Fonte: Ap)