Crisi Usa. Klaus Regling, ”Non sono affatto sicuro che al Congresso troveranno un accordo”

Pubblicato il 28 Luglio 2011 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Klaus Regling

WASHINGTON, STATI UNITI – Il presidente del Fondo europeo di stabilita’ finanziaria (Efsf), Klaus Regling, non e’ ”affatto sicuro” che la politica statunitense riesca a trovare un accordo in tempo utile per risolvere la crisi nazionale del debito, evitando di dichiarare la bancarotta.

”E’ possibile che il governo statunitense e l’opposizione troveranno un accordo, ma non ne posso essere totalmente sicuro”, ha detto Regling in un’intervista al tabloid tedesco Bild in edicola giovedi.

A sei giorni dal termine ultimo per evitare un default, la Casa Bianca e l’opposizione non sono ancora riuscite a trovare un’intesa per alzare il tetto del debito consentito dalla legge.

”Personalmente non so cosa potrebbe succedere se la prima economia al mondo smettesse da un giorno all’altro di pagare gli interessi sul suo debito. Una cosa del genere non e’ mai successa. Di certo metterebbe a soqquadro l’economia mondiale”, ha aggiunto Regling.

Ma nonostante questa prospettiva enunciata da Regling, a Washington democratici e repubblicani non riescono a trovare un accordo. Il presidente Barack Obama è dovuto ricorrere ad un discorso televisivo alla nazione per sottolineare l’importanza di ridurre il deficit ad ogni costo.

Ha spiegato che se l’impasse al Congresso continuerà, ”produrrà danni incalcolabili”. Il presidente americano è preoccupato, ”abbiamo gli occhi del mondo addosso”, ha detto.

Ha allungato la mano ai repubblicani, ma finora senza risultati, ha citato Ronald Reagan, ed ha chiesto a tutti gli americani di premere sul Congresso affinché sblocchi la situazione.

Gli ha risposto lo speaker della Camera John Boehner, che ha rimandato tutte le richieste al mittente. ”Obama vuole un assegno in bianco, ma non lo avrà”. Ora la possibilità di un downgrade per gli Stati Uniti si fa seria ed è al centro delle discussioni di Wall Street. Un’ipotesi che potrebbe travolgere tutti i mercati.