Cuba, Mariela Castro: “L’omosessualità non è più un tabù”

Pubblicato il 3 Maggio 2010 - 23:30 OLTRE 6 MESI FA

Mariela Castro

“L’omosessualità  a Cuba non è più un mistero profondo. La gente ne discute e ciò vuol dire che sta parlando su una realtà di cui prima non se ne parlava”. A fare cadere i tabù sui gay, nonostante i pregiudizi, è la figlia di Raul Castro, Mariela Castro, direttore del Centro nazionale di educazione sessuale (Cenesex) nella presentazione del programma della terza giornata cubana contro l’omofobia, in programma dall’11 al 18 maggio.

Il principale risultato dopo due anni di celebrazione di questa giornata è che “c’è dibattito nella società cubana”, ha spiegato.

Mariela Castro è sempre in attesa che l’Assemblea nazionale (Parlamento) discuta una proposta parlamentare presentata da anni per rivedere il Codice di famiglia. “Non sappiamo nulla. Stiamo aspettando”, ha detto. C’è invece soddisfazione sulle operazioni di cambio di sesso per i transessuali, una realtà a Cuba da giugno 2008, anche se Mariela Castro non ha voluto fornire cifre sul numero di interventi realizzati. Gli interventi, gratuiti, “procedono secondo il budget annuale del Ministero della salute. Si è molto soddisfatti di come stanno andando avanti le procedure”.

Per il programma della giornata contro l’omofobia Mariela Castro vorrebbe contare con la presenza dell’attore statunitense Sean Penn, attualmente ad Haiti, in occasione della proiezione del film ‘Milk’, di Gus Van Sant. “Quest’anno abbiamo meno risorse ma più appoggi di istituzioni e personalita”, fra cui le istituzioni religiose che per la prima volta appoggeranno la campagna. Nella giornata contro l’omofobia dello scorso anno gay, lesbiche e transessuali hanno manifestato per i loro diritti per la prima volta, con alla testa Mariela Castro, in una piccola marcia attraverso la capitale cubana.