Cuba-Vaticano. Monsignor Mamberti all’Avana, i prigionieri politici sperano

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 08:02 OLTRE 6 MESI FA

Dominique Mamberti

Il segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, è giunto all’Avana per una visita di cinque giorni, dopo l’invito ufficiale di Chiesa e governo cubano.

Un’agenda ricca di appuntamenti per il ‘ministro degli Esteri’ della Santa Sede, che incontrerà questo mercoledì Bruno Rodriguez, inaugurerà la X Settimana sociale cattolica con una conferenza sullo Stato e la laicità e durante la sua visita potrebbe essere ricevuto anche dal presidente Raul Castro.

Una vera e propria missione quella di Mamberti, che dà non poche speranze ai prigionieri cubani. La visita arriva pochi giorni dopo che Ariel Sigler Amaya, prigioniero costretto sulla sedia a rotelle, è stato scarcerato dal governo cubano. Evento sul quale, al pari di altri misure disposte dall’Avana per alcuni prigionieri, si è avvertita la mediazione della Chiesa cattolica. L’arcivescovo sarà nell’Isola fino al 20 giugno, ospite della Settimana sociale cattolica che si aprirà mercoledì.

Una serie di eventi che aggiorna il dossier trattato dai ministri degli Esteri dell’Ue: riuniti a Lussemburgo i titolari delle diplomazie europee discuteranno tra gli altri punti della possibilità di rivedere la “posizione comune” verso l’Isola stabilita nel 1996. Visti però i veti espliciti di alcune importanti capitali europee, difficilmente passerà la linea “spagnola” che vorrebbe far decadere la relazione tra gli aiuti e le aperture sui diritti umani. Il governo di Madrid, alla presidenza di turno dell’Ue, ha ad ogni buon conto salutato con favore la liberazione di Amaya, parlando di un gesto capace di aprire “un processo positivo e che consente di sperare”.

Un ulteriore segnale delle aperture promosse dal governo di Raul Castro è la decisione di autorizzare il trasferimento di Hector Fernando Maceda, il marito della leader delle “Dame in bianco”, il gruppo di familiari dei 75 dissidenti arrestati nel 2003. Le “Dame” hanno sottolineato l’importanza del “piccolo passo” compiuto dal governo e hanno auspicato che in tempi brevi si possa giungere alla liberazione almeno dei dieci dissidenti in precarie condizioni fisiche. Per quanto la Chiesa cubana sottolinei come la visita di Mamberti sia esclusivamente di carattere pastorale, l’Arcivescovo potrebbe incontrare anche il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez.

La visita di Mamberti avviene nell’ambito del 75 anniversario dello stabilimento dei rapporti tra Cuba e la Santa Sede e in un momento in cui la Chiesa cubana esegue un ruolo da mediatore davanti alle autorità per la liberazione dei prigionieri politici.