Datagate, Angela Merkel ed Enrico Letta: “Inaccettabile intercettare alleati”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 24 Ottobre 2013 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA
Datagate, Angela Merkel ed Enrico Letta: "Inaccettabile intercettare alleati"

Angela Merkel (Foto Lapresse)

BERLINO –  Washington spia Berlino, Berlino gela Washington. La cancelliera Angela Merkel non manda giù in silenzio le intercettazioni fatte al suo vecchio Nokia da parte della Nationa Security Agency americana. “Spiare è inaccettabile, tra alleati ci vuole fiducia”, ha ribadito dopo la prima reazione al vertice europeo. E proprio a Bruxelles ha trovato il sostegno nello sdegno di Enrico Letta, molto più netto senza aver davanti il segretario di Stato Usa John Kerry. Ma il caso non finisce qui: in serata il quotidiano britannico Guardian che ha scoperchiato la vicenda ha scritto che la Nsa ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari del mondo dopo aver ricevuto i numeri direttamente da Washington.

Dopo il caso Merkel anche il premier italiano chiede “la verità. Non possiamo tollerare che ci siano zone d’ombra o dubbi”. Premette che “vanno fatte tutte le verifiche, ma non è accettabile e concepibile che ci siano attività di questo tipo”. Che l’Italia sia stata al centro dello spionaggio della Nsa svelato dai documenti di Edward Snowden lo ha spiegato anche Glenn Greenwald, l’avvocato e giornalista del Guardian che per primo aveva rivelato l’esistenza di quello che poi sarebbe diventato il “Datagate”Al settimanale L’Espresso Greenwald ha detto che il nostro Paese era controllato non solo dai servizi americani, ma anche da quelli britannici. Tutti alleati, ufficialmente.

Come l’alleato tedesco Merkel, il cui numero di telefono, scrive la Welt online, era sui documenti della Nsa finiti nelle mani di Snowden. Il governo tedesco ha convocato l’ambasciatore americano a Berlino. Non proprio una cosa da tutti i giorni. Ma, come ha annunciato il ministro della Difesa tedesco, Thomas de Maiziere, “non si può semplicemente tornare alla normalità”. Per provarci, in ogni caso, sarà necessario vedere una Unione europea con una posizione unitaria. Ci prova il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che propone di sospendere i negoziati per arrivare a un accordo di libero scambio tra Ue e Usa e parla di servizi segreti americani “fuori controllo”. Il gelo si prepara a spirare non solo da Berlino.