Divieto d’espatrio per un amico di Liu Xiaobo, la Cina vuole oscurare il Nobel

Pubblicato il 9 Novembre 2010 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

Mo Shaoping, un avvocato cinese amico del premio Nobel per la Pace 2010, il dissidente detenuto Liu Xiaobo, è stato bloccato all’aeroporto internazionale di Pechino e non  è potuto partire per Londra, dove avrebbe dovuto partecipare ad un convegno. Si ritiene che la ragione sia stata quella di impedirgli di ritirare il premio per conto dell’amico detenuto.

”Mi hanno fermato alla dogana, poi all’immigrazione”, ha confermato lo stesso Mo in una conversazione telefonica con l’ANSA. ”Mi hanno detto che è perché potrei causare un danno agli interessi nazionali”. Mo Shaoping, un prominente avvocato di Pechino, è stato indicato dalla moglie di Liu tra coloro che potrebbero ritirare il premio Nobel nella cerimonia che si terrà ad Oslo il 10 dicembre. La donna, Liu Xia, si trova agli arresti domiciliari come altre decine di dissidenti cinesi dall’8 ottobre, quando è stato annunciato che Liu aveva vinto il prestigioso riconoscimento. Liu Xiaobo, un professore di letteratura di 54 anni, e’ stato condannato ad 11 anni di prigione per i suoi scritti a favore della democrazia.