Domenico Giani, dalla Gendarmeria vaticana supervisore alla sicurezza per l’Onu

Pubblicato il 23 Febbraio 2013 - 17:36| Aggiornato il 29 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Domenico Giani, è stato candidato dall’Italia alla carica di supervisore alla sicurezza per l’Onu, seggio da molti mesi vacante. Si tratta di una carica di grande prestigio internazionale, mai occupata da un italiano.

Giani è a capo della Gendarmeria vaticana, il capo della polizia d’Oltretevere. Prima di lui erano cadute altre quattro candidature proposte dall’Italia: il nome di Giani, invece, aveva ottenuto invece l’ok anche dai vertici dell’Onu. La sua candidatura però, dopo le dimissioni di Ratzinger è stata congelata. Giani al momento ha fatto sapere di non poter lasciare un ruolo così importante in un momento così delicato.

Scrive La Stampa:

“La disponibilità al passaggio alle Nazioni Unite è stata per il momento ritirata. Nella situazione eccezionale creata dalla rinuncia di Benedetto XVI, però, Giani ha fatto sapere alle autorità diplomatiche italiane che lo avevano candidato con successo all’Onu di non poter lasciare l’incarico in Vaticano in una fase estremamente delicata come quella che si è aperta l’11 febbraio con l’annunciato addio di Ratzinger. L’interregno della «sede vacante», il conclave e l’insediamento del nuovo Pontefice rinviano l’avvicendamento in un posto particolarmente delicato come dimostra il ruolo centrale assunto dalla Gendarmeria con le indagini su ‘Vatileaks’» e con l’adesione della Santa Sede all’Interpol. La designazione era praticamente ultimata, riferiscono fonti del Palazzo di Vetro. Se ne riparlerà dopo la «fumata bianca», ad aprile col prossimo pontificato”.