Donald Trump: “Barack Obama è malato, controllava i miei telefoni”

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Pubblicato il 4 Marzo 2017 - 13:55 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump: "Barack Obama è malato, controllava i miei telefoni"

Donald Trump: “Barack Obama è malato, controllava i miei telefoni”

WASHINGTON – Donald Trump ha attaccato duramente Barack Obama e l’ha accusato di aver messo sotto controllo i suoi telefoni, accusandolo di essere un “malato“. Il neo presidente degli Stati Uniti si è scatenato su Twitter contro il sup predecessore, proprio mentre viene messo alla strette per i sospetti di una sua connessione con lo spionaggio russo ai danni dell’america in tempi di elezioni.

Tutto inizia con un cinguettio di un Donald Trump arrabbiatissimo, che su Twitter piuttosto che ai canali ufficiali affida i suoi pensieri:

“Ho appena scoperto che mise sotto intercettazione i telefoni della Trump Tower poco prima della vittoria. Nulla è stato trovato, questo è maccartismo. E’ legale per un presidente monitorare una elezione presidenziale? Un avvocato potrebbe fare una grande causa, visto che Obama intercettava i miei telefoni lo scorso ottobre”.

Il neo prensidente repubblicano ha poi accusato Obama di essere “malato” e lo paragona allo scandalo politico del 1972 che portò alle dimissioni di Richard Nixon per le intercettazioni abusive del del Comitato nazionale del Partito Democratico, che aveva sede nel Watergate hotel:

“Quanto è caduto in basso il presidente Obama per decidere di intercettare i miei telefoni durante il sacro processo elettorale. Questo è il Nixon/Watergate. Cattivo (o malato) ragazzo?”.

Trump ha poi lanciato una frecciata a Obama anche per quanto riguarda i rapporti della precedente Amministrazione usa con Sergey Kislyak, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, al centro del Russiagate per i suoi incontri con l’attuale ministro della Giustizia Jeff Sessions

“è stato alla Casa Bianca per 22 volte, 4 solo nell’ultimo anno. Il primo incontro tra Sessions e l’ambasciatore è stato organizzato dall’amministrazione Obama nell’ambito di un programma di educazione per 100 diplomatici”.