Ecco perché Nancy Pelosi si candida a leader della minoranza

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 00:38 OLTRE 6 MESI FA

Nancy Pelosi

La presidente del congresso Usa Nancy Pelosi sta vivendo con tranquillità il ciclone politico che ha sconquassato la sua maggioranza democratica e che la porterà a liberare, per lo meno temporaneamente, una delle migliori poltrone in città con annessa la suggestiva vista del Washington Monument e del Lincoln Memorial.

Continua a ritirare fuori il coraggio dei suoi colleghi che hanno preso decisioni importanti e che hanno reso questo Parlamento uno tra i più efficienti del recente passato, oltre ad aver fatto di lei uno dei Presidenti più influenti della storia. Il suo pensiero è inequivocabile: i Democratici non devono chiedere scusa, non hanno niente di cui vergognarsi e non hanno rimpianti.

“Uno dei parlamentari mi ha chiamato e mi ha detto: sono in una situazione difficile. Al momento siamo pari. Non so chi la spunterà. Ma di una cosa sono certa: rifarei tutto. Rivoterei la riforma sanitaria, incurante di come l’hanno descritta. Per me è stato importante dare il mio voto a quella legge e a tutto quello che rappresenta”.

“Questi parlamentari sanno quello in cui credono” fa notare, convogliando i suoi sentimenti attraverso quelli dei suoi colleghi . “Nella vita avranno tantissime opportunità. Spero che una di queste sia un ritorno in Parlamento.”

La prende con filosofia, poi, su come quest’anno sia stata usata come una pignatta politica.” I repubblicani,” afferma, “prendono sempre qualcuno di mira, e per decenni, la scelta è caduta sul defunto Edward M. Kennedy. Quello che è stato fatto a me era quasi niente in confronto.

“Per certi versi hanno fatto per un periodo la stessa cosa con la Clinton”  E poi la Pelosi sfoggia l’equazione politica “Prendete una donna ed un progressista e metteteli insieme” .

Si ferma, e scoppia a ridere. Non lo dice apertamente, ma si riferisce al punto di vista del suo ex collega Martin Frost secondo il quale, una donna dalla San Francisco liberale era l’obiettivo ideale per i Repubblicani. “Non credo che avrebbero fatto lo stesso ad un rappresentante maschio.”  ha detto Frost a USA Today. Ma l’opinione  della Pelosi sul problema del sesso è: “Non sottovalutatelo, non sopravvalutatelo ma distaccatevi da tutto ciò.” Quindi l’identità politica è assente quando le viene chiesto di punto in bianco perché i Repubblicani l’hanno attaccata cosi ferocemente. “Perché sono efficiente” rispondendo con tono di sfida ” E’ perché l’hanno fatto. Hanno cercato di mettermi un freno perché siamo stati efficienti nel far passare la riforma della sanità, che l’industria delle assicurazioni sanitarie voleva bloccare; la riforma di Wall Street, che Wall Street voleva fermare; la riforma dei prestiti studenteschi che toglieva i soldi alle banche e li restituiva a chi paga le tasse ed alle famiglie.”

Ed in quello che può essere interpretato come un cenno sul perché debba rimanere al suo posto, aggiunge: “Sono tra le persone più efficienti a trovare fondi che il Congresso abbia mai avuto….perché credo in qualcosa.”

La sua analisi sul perché il partito ha perso il Parlamento è precisa “Il nove per cento e mezzo di disoccupazione ha danneggiato la maggioranza” dice. ” Quello che ha fatto la differenza nelle elezioni è il fatto che loro hanno detto che stiamo spendendo i soldi, ma i posti di lavoro dove sono?” Mentre crede che quello che hanno fatto i democratici sulla riforma della sanità, dell’istruzione e di Wall Street era prettamente volto ad aggiustare l’economia, il partito deve pensare più nel “breve termine” a dare “lavori, lavori, lavori a destra e a manca.” Questo il suo grido di battaglia.

Non è scritto da nessuna parte che un Presidente debba dimettersi da una posizione di potere dopo aver perso la maggioranza. Tra il 1945 ed il 1955 il democratico Sam Rayburn ed il repubblicano Joe Martin si sono alternati sulla poltrona quattro volte.

Si, ci sono valide ragioni politiche per cui i parlamentari democratici cambino il loro, soprattutto in virtù dei risultati elettorali della Pelosi. Ma c’è anche un motivo radicato nella giustizia , che la persona artefice di una maggioranza abbia anche il diritto di riottenerla. E, di conseguenza, non sono stanchi i democratici di capitolare alla prosa avversaria? Questo è su cui conta la Pelosi