Egitto, ritorna El Baradei: “Allibito da Clinton. Il governo di Mubarak è tutt’altro che stabile”

Pubblicato il 27 Gennaio 2011 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA

Mohammed El Baradei

ROMA – “Sono rimasto allibito e sconcertato dalle parole di Hillary Clinton”, che ha definito il governo del Cairo ”stabile”: così Mohammed Mustafa El Baradei, ex direttore dell’Aiea e leader di una delle formazioni dell’opposizione egiziana, in una lettera aperta al Daily Beast. “Che cosa intendeva con stabile, e a quale prezzo? – scrive El Baradei – E’ la stabilità di 29 anni di leggi d’emergenza, un presidente con un potere imperiale per 30 anni, un Parlamento che è quasi una beffa, una magistratura che non è indipendente? E’ questo che Hillary Clinton chiama stabilità? Sono sicuro di no. E spero che non sia lo standard che Clinton applica ad altri Paesi”.

“Sto tornando al Cairo, nelle strade perché non c’è altra scelta”, scrive El Baradei al Daily Beast. Il suo arrivo al Cairo, annunciato il 26 gennaio, è previsto per oggi, 27 gennaio. Domani dovrebbe partecipare alle dimostrazioni. “Sono stato fuori dall’Egitto perché era l’unico modo per essere ascoltato – scrive El Baradei -. Sono stato oscurato dai media locali del Paese quando mi trovavo lì. Ma sto tornando al Cairo, nelle strade perché non c’è (altra) scelta. Spero che le cose non si mettano male, ma fino ad ora, non sembra che il governo abbia recepito il messaggio”.

“Ogni giorno – prosegue – diventa più difficile lavorare con il governo di Mubarak, anche per una transizione, che non è più una opzione per i molti con cui parlo in Egitto”. “Mubarak è stato al potere 30 anni, e ha 83 anni di età. La gente pensa sia il momento di cambiare, per loro l’unica opzione è un nuovo inizio”, aggiunge l’ex direttore dell’Aiea.

“In Egitto, come in Tunisia, ci sono altre forze oltre a quelle del presidente e del popolo. L’esercito è stato fino ad ora neutrale, e mi aspetto che rimanga così. I soldati e gli ufficiali sono parte del popolo, conosco la loro frustrazione”. “Questa settimana il popolo egiziano ha rotto la barriera della paura, non li fermerà nessuno”, conclude El Baradei.

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