Egitto, l’esercito ago della bilancia del Paese

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 21:27 OLTRE 6 MESI FA

Mohammed Hussein Tantawi

ROMA – Il dispositivo militare egiziano conta su 468.000 effettivi e 479.000 riservisti. In maggior parte di tratta di soldati dell’Esercito, che arrivano a 340.000 unità. Il principale sponsor di questo apparato militare sono gli Stati Uniti, con aiuti stimati a 1,3 miliardi di dollari all’anno.

I carri armati che in questi giorni hanno presidiato le città egiziane sono made in Usa. Gli Stati Uniti hanno fornito all’Egitto i cacciabombardieri F-4, i caccia F-16, i carri armati M60 e quelli di ultima generazione M1A1 Abrams, o ancora gli elicotteri Apache e Chinook.

L’esercito egiziano può contare anche su almeno 2.100 missili da difesa terra-aria. Già in passato, l’esercito egiziano ha svolto un ruolo centrale nel mantenere la stabilità interna, sebbene sempre in circostanze eccezionali come i violenti scontri per l’aumento del prezzo del pane nel 1977.

Tutti e quattro i presidenti egiziani dal 1950 a oggi venivano dall’esercito, oggi guidato dal generale Mohammed Hussein Tantawi. Hosni Mubarak ha alle spalle una brillante carriera militare che lo ha visto protagonista negli anni del confronto con Israele, fino al rango di capo di Stato Maggiore delle Forze Aeree Egiziane. Un rapporto che negli anni si è consolidato, grazie soprattutto alle larghe concessioni e ai privilegi offerti da Mubarak ai militari, sia sul piano politico che sociale.