Egitto. Leader Fratelli Musulmani attacca il regime militare

Pubblicato il 5 Febbraio 2012 - 19:00| Aggiornato il 6 Febbraio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Il leader dei Fratelli Musulmani Mohamed Badie

IL CAIRO, EGITTO – Per la prima volta da quando il Consiglio Supremo delle Forze Armate e’ subentrato all’ex presidente Hosni Mubarak, l’11 febbraio 2011, la guida suprema dei Fratelli Musulmani, Mohamed Badie, ha lanciato pesanti accuse contro gli stessi militari ed il ministro dell’interno, Mohamed Ibrahim, per i gravi incidenti avvenuti l nello stadio di calcio di Port Said.

”Questi incidenti non possono rimanere impuniti – ha affermato Badie in un messaggio diffuso online – dopo le tragedie per le quali il Paese ha sofferto negli ultimi tempi della fase di transizione”, ed ha denunciato in proposito responsabilita’ dei militari e del ministro dell’interno, oltre che del governatore di Port Said e dei presidenti dei club calcistici.

Secondo il leader dei Fratelli Musulmani gli ultimi scontri in Egitto dimostrano che il malcontento per ”l’assenza della sicurezza” in Egitto ha raggiunto il punto massimo. ”Ho paura di pensare che alcuni ufficiali vogliano punire il popolo per aver fatto la sua rivoluzione e per aver recuperato la sua liberta’ e i suoi diritti”, scrive Badie, chiedendo ”la ristrutturazione del ministero dell’Interno ed ”una purificazione vera da tutti i nemici del popolo”.