Egitto, sulla scena politica spunta il Nobel Ahmed Zewail

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 20:51 OLTRE 6 MESI FA

Ahmed Zewail

IL CAIRO – Personalità di altissimo rilievo scientifico, il professor Ahmed Zewail, 65 anni il 26 febbraio, Premio Nobel per la Chimica nel 1999, è stato indicato oggi per la prima volta dall’inizio della protesta popolare egiziana come possibile uomo chiave dei prossimi sviluppi politici del Paese, in alternativa all’ex direttore generale dell’Agenzia atomica internazionale, Mohamed El Baradei.

E’ atteso al Cairo, ma il suo aereo sarebbe stato dirottato a Dubai, causa maltempo. Voci non controllate sostengono invece che sarebbe stato mandato a Dubai per evitare il suo arrivo nella capitale.

In realtà entrambi i nomi di Zewail e Baradei, insieme con quello del segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, e qualche altro meno noto all’estero, sono stati indicati oggi dall’opinionista Hassanein Heikal come eventuali componenti di un ”consiglio di saggi” che potrebbe guidare la transizione politica dell’Egitto, se Mubarak lasciasse il potere, verso una fase successiva che dovrebbe portare a elezioni realmente democratiche.

Nato nel 1946 a Damanhour, nel Delta del Nilo, Ahmed Hassan Zewail fu insignito della massima onorificenza scientifica internazionale (è il terzo Premio Nobel egiziano dopo il presidente Sadat e lo scrittore Naguib Mahfuz, e prima di Mohamed El Baradei) per i suoi studi sugli ”stadi di transizione” delle reazioni chimiche, analizzati con il sistema della spettroscopia ultraveloce.

Laureatosi all’Università di Alessandria, Zewail conseguì poi il dottorato di ricerca presso l’Università di Pennsylvania. Ora è direttore del Centro di Biologia fisica per le scienze e le tecnologie all’Università della California (Berkeley) e professore di Chimica e Fisica all’Istituto per le tecnologie della California (Caltech).

Zewail ha la doppia cittadinanza americana ed egiziana. E’ ben conosciuto in Egitto, non solo per le sue frequenti visite e letture presso l’Università Americana del Cairo (Auc) ma soprattutto per analisi e approfondimenti sui limiti ed i problemi del mondo arabo e per un impegno costante per migliorare i livelli di istruzione dei suoi abitanti.

”L’analfabetismo, la carenza di produzioni scientifiche, la debolezza politica ed economica – scriveva Zewail in un articolo pubblicato nel 2006 – sono caratteristiche del mondo arabo. I suoi dirigenti pensano che la ricerca scientifica sia un lusso che si possono permettere solo i Paesi ricchi. L’unico settore in cui i Paesi arabi sono avanzati è la burocrazia. Non si può andare avanti così”.

”Queste valutazioni e il suo impegno per migliorare i sistemi educativi e dare prospettive serie di vita – dice all’ANSA una sua collega dell’Auc, che lo ha invitato più volte a tenere letture al Cairo, la docente di Chimica Gihan Ragay – lo fanno anche molto amare dai giovani egiziani, anche perché è una persona splendida dal punto di vista umano. E’ di certo un idolo per molti”.

Più volte sostenitore della necessità di un cambiamento politico e di introdurre nel Paese libertà di espressione e riforme democratiche, Zewail è anche guardato con simpatia per un episodio di qualche anno fa: ricevuto da Mubarak l’assenso per la creazione di un avanzato centro di ricerca nel moderno villaggio tecnologico di Smart City, il Premio Nobel ripartì irritato dal suo Paese perché l’allora primo ministro Ahmed Nazif (dimesso due giorni fa da Mubarak) non gli fece mai arrivare i fondi necessari.

[gmap]