Voto in Egitto, poteri restano ai militari. Fratelli Musulmani: “Andatevene”

Pubblicato il 17 Giugno 2012 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

IL CAIRO – Si vota in Egitto per il ballottaggio delle elezioni presidenziali e la successione a Mubarak: l’affluenza è bassa “anche molto più bassa di quanto ci si aspettava” e i Fratelli Musulmani già gridano alla vittoria.

Intanto secondo fonti citate da Al Ahram online il consiglio militare egiziano manterrà il potere legislativo e di bilancio fino all’elezione del nuovo Parlamento. E’ quanto dovrebbe prevedere un’integrazione della dichiarazione costituzionale, in base alla quale il nuovo presidente nominerà il premier e i ministri.

Secondo la fonte l’integrazione alla dichiarazione costituzionale, approvata con un referendum nel marzo 2011, verra’ resa pubblica entro le prossime 48 ore, prima dell’annuncio dei risultati definitivi delle presidenziali egiziane, previsto per giovedi’.     In base alla nuova dichiarazione il presidente che uscira’ dalle urne aperte anche oggi per il secondo giorno consecutivo prestera’ giuramento davanti alla corte costituzionale dopo lo scioglimento del Parlamento. Il premier, in base alle indiscrezioni, avra’ anche il potere di chiamare gli elettori alle urne.

Ma i Fratelli Musulmani protestano: ”Il consiglio militare non ha nessun diritto di pubblicare un’integrazione alla dichiarazione costituzionale e deve raccogliere le sue cose e andarsene fra due settimane”. Lo afferma a Al Ahram online. Ghozlan ha affermato che l’assemblea costituente e’ stata formata correttamente e che non c’e’ alcun motivo per i militari di definire nuovi criteri di nomina.

”Il consiglio militare sta agitando la scena politica come ha fatto per tutto il periodo dopo la rivoluzione del 25 gennaio”, ha affermato il portavoce della Confraternita, secondo il quale ”questo consiglio militare si muove per gestire il paese in modo diretto, ma ha avuto difficolta’ a farlo perche’ ha trovato sulla sua strada un Parlamento forte. Per questo il Consiglio lo ha fatto sciogliere”, ha concluso.

La nuova dichiarazione conterra’ anche nuovi criteri per la formazione dell’assemblea costituente, che assicurino la rappresentanza di tutte le categorie del paese, senza che vi sia la prevalenza di nessuna, scrive al Ahram.

Nominata una prima volta l’assemblea e’ stata congelata dalla magistratura perche’ troppo sbilanciata verso le forze pro Islam. La seconda volta e’ stata eletta due giorni prima che il parlamento venisse dichiarato incostituzionale ed era gia’ stata boicottata da varie forze liberali.

I Fratelli musulmani prevedono che il loro candidato alle presidenziali egiziane, Mohamed Morsi, incassi il 65-70% dei voti. Lo ha detto all’ANSA Salah Maksoud, responsabile informazione della Confraternita, secondo il quale l’affluenza ieri e’ stata del 35%.