Elezioni Usa Obama e Romney: sanità, aborto, tasse. Programmi a confronto

Pubblicato il 3 Novembre 2012 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Il 6 novembre gli Stati Uniti sceglieranno il loro prossimo presidente: Barack Obama o Mitt Romney? (Foto Lapresse)

NEW YORK – Tasse e sanità. Aborto e nozze gay. Due programmi profondamente diversi per i due candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e Mitt Romney. Due visioni profondamente diverse dell’America. Ecco di seguito i due programmi a confronto.

Tasse e sanità. Obama propone più tasse sui ricchi con la ‘Buffett Rule’ e sgravi fiscali per la classe media. Difende la sanità: deve essere per tutti. ‘No’ a tagli al Medicare e al Medicaid, i programmi di assistenza pubblica per gli over 65 e i più poveri. Romney vuole ridurre le tasse ai più ricchi e azzerare il deficit pubblico nel 2040 con un taglio radicale della spesa pubblica (-20%), tranne che per la difesa. Promette l’abolizione dell’Obamacare e vuole privatizzare del Medicare per ridurre la spesa di oltre 5 mila miliardi di dollari.

Matrimoni gay e aborto. Obama è per la parità dei diritti uomo-donna, soprattutto in termini di trattamento salariale, e punta ad abolire la legge federale che riconosce solo i matrimoni eterosessuali. Attenzione alle donne, in termini di contraccezione e maternità consapevole. Romney è contrario alle nozze gay e si schiera per il Marriage Act, la legge che difende la famiglia tradizionale. I repubblicani vogliono anche a cancellare dall’assistenza medica le spese per i contraccettivi. Secco ‘no’ all’aborto.

Immigrazione. Obama è per un’ampia riforma che consenta ai figli di genitori immigrati senza documenti regolari di acquisire uno status legale se vanno al college o entrano nell’Esercito. Secco ‘no’ alla legge anti-clandestini dell’Arizona, che permette di controllare un passante solo sulla base dei suoi tratti somatici. Romney propone una lotta dura ai clandestini, la difesa dei confini con il Messico e appoggia la legge anti-clandestini dell’Arizona.

Energia. Obama: sì alla ‘Green economy’, più tasse ai petrolieri e sgravi fiscali alle aziende che producono energia pulita. Romney: punta sul petrolio, con un aumento delle trivellazioni, sul carbone e su uno sviluppo del nucleare.

Politica estera. Obama difende un approccio multilaterale e vede un’America in stretto contatto con l’Onu sulle crisi locali. Appoggia la strada delle sanzioni nei confronti dell’Iran e critica Israele per gli insediamenti. Attento agli equilibri nel Pacifico e soprattutto all’ascesa della Cina. Romney sostiene con forza Israele e contesta la politica di Obama nei confronti di Teheran, accusandolo di essere troppo debole. Come nei confronti di Cina e Russia.