”Fu Verdini ad insistere affinché nominassi Farris a capo dell’Arpas”. Emergono alcune indiscrezioni – pubblicate oggi da ‘La Nuova Sardegna’ e ‘il Sardegna’ – sull’interrogatorio del governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, davanti ai pm di Roma che indagano sugli appalti per l’eolico nell’isola. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, nell‘interrogatorio-fiume di venerdì scorso Cappellacci avrebbe ”scaricato” gran parte delle responsabilità dei presunti abusi che gli vengono contestati sul coordinatore nazionale del Pdl.
Quanto al ‘giallo’ della doppia delibera contro eventuali speculazioni dei signori del vento, il governatore sardo avrebbe dichiarato: ”La delibera è una sola, quella che ho depositato nel settembre 2009. La stessa in cui affidavo la scelta delle aziende cui assegnare gli appalti non all’Arpas di Farris, come avrebbe voluto Carboni, ma all’assessorato all’Industria”.
Un altro particolare emerso durante l’interrogatorio di Cappellacci – sempre secondo le notizie di stampa – riguarda le modalità del primo incontro tra l’imprenditore di Torralba Flavio Carboni e lo stesso Cappellacci.
”Appena nominato coordinatore del Pdl – avrebbe detto il governatore ai Pm – cercai un contatto con il quotidiano La Nuova Sardegna (Gruppo Espresso) per avere un rapporto migliore e Carboni mi portò a casa di Carlo Caracciolo”.
Siamo nella seconda metà del 2008. A presentare Carboni a Cappellacci, riferiscono i quotidiani, sarebbe stato l’attuale assessore regionale all’Urbanistica, Gabriele Asunis. Alla cena con Caracciolo, su una terrazza di Trastevere, avrebbe partecipato anche il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri. Dopo quella cena seguirono altri incontri, finalizzati, secondo l’accusa, a preparare il terreno al business delle energie rinnovabili messo in piedi da Carboni.