Facebook in Siria ha guadagnato facendo pubblicità elettorale a Bashar al Assad

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2014 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Facebook ha guadagnato soldi pubblicizzando la candidatura di Bashar al Asad

La pagina AdsForDictators.org

SIRIA – Facebook ha guadagnato soldi pubblicizzando la candidatura di Bashar al Assad alle ultime elezioni presidenziali in Siria, secondo quanto riportato dalla BBC Mundo. La pagina che supporta il dittatore è Sawa al-Assad (uniti ad al-Assad) ed è tutt’ora visibile sul social network di Mark Zuckerberg. Ad essere sponsorizzato non è direttamente il presidente, ma il sito che fa riferimento alla campagna elettorale pro-Assad.

L’iniziativa pubblicitaria non è piaciuta ad un gruppo di oppositori, che ha chiesto a Facebook di devolvere il denaro ottenuto a favore dei rifugiati siriani. L’organizzazione ha anche creato un sito antagonista, chiamato AdsForDictators.org, che contiene la petizione per sostenere la loro causa. In essa si legge: “Mark Zuckerberg: Reject Assad’s money”(M.Z. rifiuta il denaro di Assad) e poi ancora “Facebook’s been taking money from the Syrian regime to promote its propaganda”(Facebook sta prendendo soldi dal regime siriano per promuovere la sua propaganda).

“Devono trasformare quei soldi in qualcosa di pulito”, ha detto John Jackson, direttore della campagna. “Facebook dovrebbe dare i soldi che guadagnava a una agenzia di aiuti affidabile che sta sostenendo i rifugiati siriani”. Non è in realtà noto quanto Facebook possa aver guadagnato dalla campagna. La società californiana si è limitata a spiegare che la pubblicità non arriva direttamente dalla Siria e quindi non viola le sanzioni internazionali imposte al Paese. “Ritiriamo sempre gli annunci che violano la nostra politica”, hanno spiegato. Ma allo stesso tempo non è chiaro stabilire quali siano esattamente queste politiche.