Fini, Nixon, Tulliani e il cocker Checkers

Pubblicato il 26 Settembre 2010 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA

La sera del 23 settembre del 1952 Richard Nixon parlò in tv. Era stato designato candidato alla carica di vice presidente degli Stati Uniti, in coppia col generale Dwight Eisenhower, ma era stato travolto da uno scandalo e tutto faceva pensare che dovesse lasciare.
Era accusato di avere preso soldi in modo improprio, 18 mila dollari dell’epoca, da vari donatori, tutti imprenditori, proprietari terrieri, petrolieri.
Invece commosse l’America aggiungendo alla difesa del proprio operato (“Ho preso quei soldi senza condizionamenti, per pagare la mia attività politica senza gravare sulle tasche dei contribuenti americani”), un dettaglio che strappò le lacrime a 30 milioni di telespettatori, decine di milioni di radioascoltatori e allo stesso Eisenhower, militare indurito da lunghi anni di guerra in Europa.
Disse Nixon: “Vi dico anche questo, per completezza di trasparenza, prima che qualcuno, dopo le elezioni, tiri fuori la storia. Alcuni giorni fa ho ricevuto un regalo, un cucciolo di cocker.Mia figlia ha sei anni, e voi conoscete i bambini, amano i cucciolo. Lo ha chiamato Checkers. Non mi importa di quel che diranno i miei nemici: noi quel cucciolo lo teniamo”

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