Fini, Tulliani e la Casa di Montecarlo: il ministro di Santa Lucia esiste. Ma i finiani dicono la lettera potrebbe essere falsa

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

Il documento sul quale c’è scritto che, dietro le società Printemps e Timara (acquirenti della casa di Montecarlo ereditata da Alleanza Nazionale) c’è Gian Carlo Tulliani, ha citato il ministro della Giustizia di Saint Lucia, L. Rudolph Francis. Era stato proprio lui, stando alla lettera pubblicata dal quotidiano “El Nacional” di Santo Domingo, a scrivere al capo del governo e ministro delle Finanze dell’isola dei Caraibi, Stephenson King, per comunicargli che le società Printemps Ltd e Timara Ltd fossero riconducibili proprio al “cognato” di Gianfranco Fini.

Nel dubbio che il documento fosse o meno reale, alcuni esponenti del gruppo “finiano” di Futuro e Libertà hanno messo in dubbio che Francis fosse effettivamente ministro. Ad esempio il deputato Enzo Raisi aveva detto: “Il ministro di Santa Lucia non figura nell’elenco del sito ufficiale del governo, mentre invece è presente nella lista che puoi trovare sul sito della Cia”. Tecnicamente questo non è sbagliato: andando sui due portali, la versione di Raisi coincide. Andando però a leggere su alcuni giornali di Santa Lucia, si scopre che Francis è diventato ministro a fine luglio, al posto di Nicholas Frederick. Probabilmente, dunque, il sito “ufficiale” del governo caraibico non è aggiornato, mentre quello dei servizi segreti americani è stato più “preciso”.

Tuttavia la storia mantiene ancora dei contorni misteriosi: ad esempio su Internet è facilmente reperibile una copia della carta intestata con i simboli del governo di Santa Lucia. Dunque, chiunque con un po’ di dimestichezza informatica, avrebbe potuto “impossessarsi” di questo fac-simile e “produrre” un documento con tutti i crismi dell’ufficialità.

Poi c’è la questione del valore dell’immobile di Montecarlo: secondo l’atto di successione, grazie al quale la casa nel 1999 passò dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale, l’appartamento valeva all’epoca 270 mila euro. La casa fu successivamente venduta (nel 2008) per 300 mila euro alle società offshore che l’ultimo documento ricondurrebbe a Tulliani. Nel frattempo, però, il mercato immobiliare ha subito più di un rialzo, per cui l’ipotesi che l’appartamento sia stato venduto sottocosto rimane ancora credibile.