FMI. Christine Lagarde favorita per successione a Strauss-Kahn

Pubblicato il 19 Maggio 2011 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

Christine Lagarde

PARIGI, FRANCIA – Il ministro delle Finanze Francese Christine Lagarde, con una spiccata personalità e la fama di essere una dei più influenti emissari europei nel mondo della finanza internazionale, potrebbe essere la più probabile candidata a prendere il posto del suo amico e collega Dominique Strauss-Kahn come direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), a quanto riferisce il New York Times.

Il processo di selezione del nuovo direttore potrebbe essere accelerato dopo le dimissioni di Strauss-Khan, accusato di tentato stupro di una cameriera d’albergo a New York.

Uno dei vantaggi di Lagarde non è incluso nel suo curriculum, ma in proposito il Nyt cita Kenneth Rogoff, ex-capo economista dell’FMI ed ora docente a Harvard, che dice: ”La vicenda di Strauss-Kahn sottolinea quanto sarebbe bene avere una donna a capo dell’FMI”. Se dovesse essere prescelta, Lagarde sarebbe la prima donna a dirigere l’organismo, o qualsiasi altra importante istituzione finanziaria. ”Ispira rispetto e ammirazione, è politicamente astuta ed ha una forte personalità”, dichiara Rogoff, che aggiunge: ”Agli incontri finanziari in tutto il mondo è trattata praticamente come una rock star”.

I funzionari europei stanno freneticamente manovrando perchè sia uno di loro a mantenere il posto che controllano da quando l’FMI e la Banca Mondiale sono stati creati nei tardi anni quaranta, ma secondo il Nyt non sarà facile. Tre anni dopo gli eccessi finanziari negli Stati Uniti e in Europa che hanno condotto l’economia mondiale sull’orlo di una catastrofe, Strauss-Khan è diventato l’ultimo simbolo di quelle che molti considerano le colpe e le responsabilità del ricco Occidente. Nominare un altro europeo, in particolare un uomo bianco di mezza età, potrebbe incontrare grossi ostacoli.

Per i funzionari francesi comunque l’ambizione della Lagarde, se si presentasse l’occasione, di spostarsi a Washington per dirigere l’FMI non è in dubbio. Ha detto un diplomatico francese: ”E’ senza subbio uno dei principali candidati di cui si parla attualmente”.

Le economie mondiali rapidamente emergenti sostengono che dovrebbe toccare ad uno dei loro esponenti dirigere l’FMI, o la Banca Mondiale, tradizionalmente presieduta da un americano in base ad un reciproco accordo con gli europei. Però, con l’Europa tuttora afflitta dalla crisi finanziaria, i leader mondiali potrebbero considerare politicamente conveniente nominare un europeo che resti in carica fino a quella che sarebbe stata la fine del mandato di Strauss-Khan nel 2012.

Ciò potrebbe creare la possibilità di nominare poi un leader di uno dei mercati emergenti – il Sudafrica o l’India, per esempio – la cui forza economica collettiva sta eclissando quella dell’Occidente.