G8: “Crescita e lavoro per un’Eurozona forte e unita. Con la Grecia”

Pubblicato il 19 Maggio 2012 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA

CAMP DAVID (USA) – Misure per la crescita, posti di lavoro nuovi, un’eurozona forte e unita, ma con la Grecia: è l’appello dei leader dei G8 riuniti a Camp David, negli Stati Uniti.

Per arrivare a questi obiettivi, i leader degli otto Paesi più industrializzati del mondo (Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito e Italia) intendono attuare “riforme strutturali e investimenti in educazione e infrastrutture moderne, che possono essere finanziate usando anche la leva del settore privato”.

Gli otto leader annunciano quindi “misure di finanza sostenibile” per rafforzare il sistema nel lungo periodo, “mentre nel breve termine il credito per la crescita non dovrebbe essere tagliato”.

I capi di Stato e di governo riuniti a Camp David si sono detti “impegnati a promuovere investimenti per aiutare la domanda, anche attraverso il sostegno alle piccole imprese e a partnership pubblico-private”.

Il presidente americano Barack Obama ha detto che “in Europa misure per la crescita e lotta contro i deficit devono andare di pari passo. Siamo tutti impegnati a garantire che la crescita, la stabilità e il consolidamento del budget facciano parte insieme di un pacchetto di misure che tutti noi dobbiamo prendere per raggiungere la prosperità che cerchiamo per i nostri cittadini”, ha aggiunto Obama.

Parole apprezzate dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, paladina del rigore in Europa, e dal premier britannico David Cameron.”Siamo tutti d’accordo: tutti vogliamo che la Grecia resti nella zona dell’euro, ma la condizione è che gli obblighi del memorandum vengano rispettati”, ha ripetuto nuovamente Merkel.

”Francia e Germania non sono su sponde diverse”, ha detto la cancelliera tedesca. ”Senza solidità finanziaria non possiamo avere crescita”, ha spiegato. ”Consolidamento e crescita sono due lati della stessa medaglia”.

L’Italia. ”Sono fiducioso” perché l’Italia che ora ”è in regola” e può chiedere ”con forza” di rafforzare la dimensione della crescita ed è ”rispettata in Europa e negli Stati Uniti”, ha detto il presidente del Consiglio italiano Mario Monti.

Il premier ha anche sottolineato che, riguardo alla crisi che sta investendo l’Europa, ”Non basta aspettare che le virtuosità derivanti da riforme strutturali e riduzione dei disavanzi generino per spontanea virtù la crescita: il vertice Ue del 23 dovrebbe identificare piste concrete, come il rafforzamento del capitale della Bei, i project bond e l’evoluzione verso gli eurobond”.

A livello di politica estera, gli otto leader si sono detti ”uniti” sull’approccio da adottare sul dossier nucleare iraniano. ”Una militarizzazione del potere nucleare dell’Iran è inaccettabile”,  ha detto il presidente americano Barack Obama, sottolineando come tutti i leader del G8 siano uniti nella strategia da adottare verso Teheran, che prevede anche di proseguire sulla strada delle sanzioni parallaemanete agli sforzi da compiere sul terreno diplomatico.

Sulla Siria, invece, i Grandi sollecitano che si intraprenda rapidamente un ”processo politico”, ha aggiunto. Il G8 vuole che ”un processo politico” si affermi ”più rapidamente” in Siria, ha spiegato Obama. ”Noi pensiamo che una risoluzione pacifica e una transizione politica siano preferibili” e ”siamo tutti profondamente inquieti per le violenze in corso”.

Informalità. L’atmosfera molto informale che caratterizza questo vertice del G8, nella residenza estiva presidenziale di Camp David, ha tenuto banco soprattutto negli incontri bilaterali tra i leader e il padrone di casa. L’incontro di 45 minuti tra il presidente Usa Barack Obama e il premier britannico David Cameron si è tenuto nella palestra della residenza. I due leader hanno parlato della crisi della zona dell’euro e dei rischi che incombono sull’economia mondiale mentre si allenavano su tapis roulant.