Gates risponde alla repressione di Putin: “Licenze Windows solo a chi è antiregime”

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 00:38 OLTRE 6 MESI FA

Bill Gates

La polizia russa sfruttava la scoperta di software pirata per chiudere giornali, siti e organizzazioni di opposizione. Ecco allora che Bill Gates, stuzzicato dal New York Times, che chiedeva al magnate della Microsoft i suoi legami con il regime russo, a stretto giro di posta ha risposto che la società “non vuole avere nulla a che fare con simili pratiche” e ha deciso di muoversi rapidamente per togliere qualsiasi alibi al governo russo.

Offrirà ai gruppi sotto tiro una licenza speciale. Inoltre Microsoft provvederà anche a pagare l’assistenza legale alle organizzazioni che si dovessero trovare comunque impelagate in una causa relativa all’uso del software. La faccia Gates l’ha salvata, ma non poteva certo credere che Putin non rispondesse alla sua provocazione. Lunedì la procura di Mosca ha tirato fuori immediatamente un altro strumento per bloccare l’attività delle organizzazioni non governative. Ha chiesto a quelle che si occupano di diritti umani di presentare entro poche ore tutta la documentazione sulla loro attività: bilanci, atti di registrazione, statuti, ricevute dei versamenti. Una massa di carte che è assolutamente impossibile mettere assieme in poco tempo.