Usa. Gay da curare, bambini neri schiavi e porno da cancellare: cosa vuole l’anti-Obama Bachmann

Pubblicato il 12 Luglio 2011 - 19:10| Aggiornato il 13 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Michele Bachmann (Ap photo)

WASHINGTON – A Washington ormai la chiamano la nuova Sarah Palin (guarda le foto), bruna e decisa come lei, ma più sofisticata e meno “soccer mom” (una specie di casalinga di Voghera made in usa): Michele Bachmann per alcuni è destinata ad essere la stella della destra americana, ed è scesa in campo ufficialmente per le elezioni Usa 2012.

‘Mi candido come prossimo presidente degli Stati Uniti”, ha detto la deputata di 55 del Minnesota parlando davanti ad una enorme bandiera in un prato della sua Waterloo, in Iowa. ”L’America non può permettersi altri quattro anni di Barack Obama”.

Il suo programma è quello che piace ai Tea party, ai tradizionalisti e ai nostalgici: meno tasse, meno Stato, no alle nozze gay e all’aborto, fedeltà alla madrepatria.

Peccato che fra questi punti ci siano stati anche degli scivoloni degni di nota, tutti stigmatizzati a slogan, tutti perfetti per incitare una folla urlante: i gay vanno curati, il porno è da cancellare e i bambini neri stavano bene quando erano schiavi.

Sì, Michelle Bachmann le ha collezionate tutte. La prima è stata l’infelice idea omofoba di firmare la petizione di un’organizzazione dell’Iowa, The Family Leader, guidata da un conservatore repubblicano, per difendere la famiglia tradizionale dalla “deviazione innata e innaturale” dell’omosessualità. La seconda è stata quella sulla pornografia, sempre su stimolo del Family Leader, perché l’hard ha sgretolato l’amore e i rapporti in famiglia. L’ultima è stata quella sui piccoli neri schiavi: “Lo schiavismo ha avuto un impatto disastroso sulle famiglie afroamericane, ma disgraziatamente, un bambino nato in schiavitù nel 1860 aveva più possibilità di essere cresciuto da sua madre e da suo padre in una famiglia con due genitori rispetto a un bebè afroamericano nato dopo l’elezione dell’attuale Presidente degli Stati Uniti”.

L’ultimo sondaggio dà la Bachmann a un solo punto dal candidato repubblicano di testa, Mitt Romney: 22% a 23%. Alle primarie repubblicane dovrà sfidare anche l’ex ambasciatore Usa in Cina Jon Huntsman, l’ex governatore del Minnesota, Tim Pawlenty, “padre” dei Tea Party, Ron Paul e l’ex Speaker della Camera, Newt Gingrich. E Sarah Palin?

 

(Stella Morgana)