Gb. La famiglia reale se quotata in borsa avrebbe un valore di 55 mld di euro

Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 12:25| Aggiornato il 30 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

La regina Elisabetta II d'Inghilterra

LONDRA, GRAN BRETAGNA – La regina Elisabetta d’Inghilterra, festeggiata in questi giorni perchè giunta al traguardo dei 60 anni sul trono, può guardare con soddisfazione alla situazione finanziaria della Royal Family, altrimenti chiamata The Firm (L’Azienda), di cui la sovrana è ”amministratrice delegata”.

Se un’ipotetica ”Regina S.P.A.” fosse quotata in Borsa avrebbe un valore di 44,5 miliardi di sterline (55 miliardi di euro), calcolati da un nuovo studio di Brand Finance non solo sulla base dei beni della Corona ma tenendo in conto anche dell’indotto che la sovrana e il resto della Royal Family producono per il Paese.

”La famiglia reale proietta un alone positivo che contagia il resto dell’economia britannica”, hanno detto gli esperti della societa’ specializzata nel calcolare il valore dei marchi. Il totale per la Ditta Windsor e’ stato raggiunto aggiungendo ai 18,1 miliardi di beni della Corona (inclusi i gioielli, i palazzi reali e le vaste proprieta’ immobiliari nel centro di Londra), 26,4 miliardi di sterline di ricavati in turismo e altre attivita’ legati alla Regina.

Il rapporto, che coincide con le celebrazioni il cui apice sara’ nella parata di mille navi del 5 giugno sul Tamigi, conclude che la Monarchia e’ una ”sponsorizzazione fenomenale” e sta dando ”un contributo essenziale alla crescita e agli sforzi per far uscire il Regno Unito dalla recessione”. Qualche esempio: la societa’ di consulenza ha attribuito un valore di 4 miliardi di sterline all’imprimatur della sovrana sulla rete di 800 aziende – dai te’ Fortnum and Mason alla catena di grandi magazzini John Lewis e i cereali di grano integrale Weetabix – che ricevano il Royal Warrant, il sigillo di fornitori ufficiali di Sua Maesta’.

Sul fronte del turismo, il contributo della Royal Family e’ stimato in 500 milioni di sterline ogni anno per l’economia britannica, che Brand Finance converte in un ”asset intangibile e in perpetuo” di oltre 16 miliardi. Il ‘tocco’ da Mida della Regina e’ davanti agli occhi di tutti in questi giorni, ancor piu’ che l’anno scorso ai tempi del Royal Wedding. I festeggiamenti per il Giubileo sono l’occasione per una sarabanda di souvenir coi colori dell’ Union Jack che hanno invaso strade e negozi del regno.

I britannici spenderanno 360 milioni di sterline per queste celebrazioni, il doppio rispetto ai cimeli ricordo delle nozze del principe William e Kate Middleton. ”Indubbiamente la Regina capitalizza sul boom della mercanzia reale creata dal matrimonio del nipote”, ha commentato con il Financial Times Anna Rigby, che compra gli accessori poi in vendita dalla catena John Lewis.

E anche stavolta ce n’e’ per tutti i gusti: dalle tazze ai calici di cristallo commemorativi, le teiere con il ritratto della sovrana da giovane o da vecchia, e per i piu’ irriverenti la bambola della Regina ‘Solar Queen’ che saluta con la mano il popolo alimentata a energia solare, o, per chi ama la musica, il cd con l’inno ufficiale del Giubileo ‘Sing’ composto da Gary Barlow e Andrew Lloyd Webber: partecipano musicisti venuti da tutto il Commonwealth e, in una apparizione straordinaria, il principe Harry al tamburo. (ANSA).