Gb. La House of Lords è diventata troppo affollata, sono 785 ed aumentano

Pubblicato il 7 Agosto 2013 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA
La House of Lords

La House of Lords

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Cosi’ non si puo’ piu’ andare avanti: lo dicono gli stessi lord britannici. L’antica e prestigiosa House of Lords di Westminster e’ diventata troppo affollata dopo le nuove trenta nomine fatte dai tre maggiori partiti nei giorni scorsi. Si e’ arrivati a 785 ‘pari’ e potrebbero aumentare nel giro di qualche anno raggiungendo i 1000.

Come sottolinea il Daily Telegraph, diventa cosi’ l’assemblea legislativa piu’ numerosa di tutta Europa e seconda nel mondo solo al politburo cinese. Un numero che è diventato di fatto ingestibile. “La Camera e’ sovraffollata quando c’e’ il question-time – ha detto il libdem Lord Steel of Aikwood – abbiamo dovuto rimuovere alcuni posti per il pubblico e i membri siedono li’ ma non riescono a parlare”. Su scala continentale i lord non hanno rivali. Il parlamento dell’Unione Europea, dopo l’ingresso della Croazia, conta ora 766 membri, sempre meno dei ‘pari’ britannici. In Italia sono 630 alla Camera, 315 al Senato, più i senatori a vita.

A Westminster pero’ non e’ stato stabilito un limite per i componenti della camera alta. Un tempo erano soprattutto aristocratici e leader religiosi, oggi invece sono in gran parte nominati, non eletti, da un partito. Di questo passo secondo il Times entro il 2015 si potrebbe arrivare a 1000 componenti che difficilmente potrebbero entrare nella attuale sede. Gia’ ora il numero e’ il piu’ alto dal 1999. Urge quindi una riforma. Fra le proposte quella di mandare in pensione i lord che possono occupare la poltrona sino alla loro morte o anche l’imposizione di un limite sul numero di membri che si possono nominare, e infine anche un taglio drastico: c’è chi li vuole portare a 200, alla luce del loro ridotto peso politico a livello istituzionale.

I partiti pero’ usano da tempo il titolo di lord per premiare i loro maggiori finanziatori, fatto che ha destato qualche polemica nel Paese. ”Ogni primo ministro cerca di incrementare i suoi componenti – ha detto Meg Russell, una delle maggiori studiose in materia – dato che le nomine sono a vita di solito entra molta piu’ gente nella camera di quella che se ne va”. In certi casi invece si premiano eminenti figure pubbliche, come nel caso di Doreen Lawrence, la madre ‘coraggio’ che per decenni ha lottato contro il razzismo dopo la tragedia di suo figlio, Stephen Lawrence, 18enne nero accoltellato a morte da teppisti bianchi nel 1993 a Londra, in un attacco razzista che ha segnato la storia del Paese.

Il Labour l’ha appena nominata baronessa. Dal canto loro, tutti i tre maggiori partiti, conservatori, Labour e libdem, criticano la situazione, propongono riforme ma poi, alla prova dei fatti, continuano a piazzare altri lord. Attualmente i tory hanno riconquistato, dopo qualche tempo, la supremazia con 222 membri, contro i 221 laburisti. Si calcola inoltre che i 30 nuovi pari costeranno in piu’ allo Stato 1,2 milioni di sterline. Un lord non percepisce salario ma un gettone di presenza pari a 300 sterline oltre a una serie di rimborsi spese. Tutto questo, oltre alla recente proposta di aumento di salario per i deputati, non aiuta di certo il premier conservatore David Cameron, che ha promesso una riduzione dei costi della politica.