Gb, ricchezze dei politici. Ministri governo Cameron valgono 88 milioni di euro

Pubblicato il 29 Maggio 2012 - 14:49| Aggiornato il 30 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Il premier britannico David Cameron

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Si parla tanto di quanto siano ricchi certi membri del Congresso di Washington, dell’amministrazione del presidente Barack Obama e degli aspiranti repubblicani alla Casa Bianca, primo fra tutti Mitt Romney, di cui a tuttora non si sa quanti soldi abbia non avendo ancora presentato la dichiarazione dei redditi.

Ma anche in Gran Bretagna non scherzano: quasi due terzi nel Consiglio dei ministri di David Cameron sono milionari, con lo stesso premier Tory valutato quasi 4 milioni di sterline in ”immobili, per lo più provenienti da regali dei genitori e eredita”’.

Preso nel suo complesso, il Cabinet britannico ‘nuota’ in un mare di di 70 milioni di sterline (più o meno 88 milioni di euro), secondo quanto ha scoperto Wealth X, una societa’ di consulenza che analizza gli affari finanziari della classe politica. ”Adesso non ci stupisce piu’ che Cameron e il suo cancelliere dello Scacchiere George Osborne non capiscano come la classe media fatichi sempre di piu’ ad arrivare alla fine del mese”, ha commentato il laburista Gareth Tomas, segretario alla presidenza del consiglio nel ‘governo ombra’ all’opposizione.

Osborne, secondo Wealth X vale 4,5 milioni di sterline in beni immobiliari e per la sua quota nella ditta di famiglia che produce tessuti da arredamento e carta da parati. In attesa che Cameron e la moglie Samatha ereditino asset di oltre 25 milioni di sterline alla morte dei rispettivi genitori, in testa alla classifica dei piu’ ricchi del governo e’ un ministro senza portafoglio: Tom Galbraith, secondo Barone di Strathclyde e presidente della Camera dei Lord: tra ricchezza ereditata e ruoli in consigli di amministrazione, porta a casa ogni anno quasi 10 milioni di sterline.

Phil Hammond, il ministro della Difesa, lo segue a ruota con 8,2 milioni di sterline frutto della sua quota in Castlemead, una societa’ che costruisce ospedali e case di cura. Il capo del Foreign Office William Hague ‘vale’ 4,8 milioni guadagnati tra discorsi pubblici, royalties da due libri, una rubrica di giornale e svariate consulenze. E poco meno di lui (4,7 milioni) e’ quotato Jeremy Hunt, il controverso ministro della Cultura nei guai fino al collo per i rapporti ”troppo complici” con News Corp di Rupert Murdoch, che ha una quota in Hotcourses, la casa editrice di guide e siti web educativi che ha contribuito a fondare.

La classifica dei ‘Paperoni’ del governo Cameron non ha certo aiutato a dissipare l’immagine di una compagine di figli di papa’ al timone dell’amministrazione britannica. Ma per il primo ministro milionario e il suo partito, altri guai sono in arrivo, stavolta da leader del suo stesso partito meno abbienti.

Sayyeeda Warsi, co-presidente dei conservatori, ha accettato di venir messa sotto inchiesta da un comitato dell’etica dopo esser stata accusata di aver frodato sui rimborsi spese quando, giovanissima star Tory, era approdata alla Camera dei Lord. La Warsi, figlia di un self made man pakistano, avrebbe incassato lauti rimborsi per l’alloggio quando invece stava in casa di un amico senza pagare affitto.