Papa: selezione genetica o eutanasica attentato all’uomo

Pubblicato il 21 Febbraio 2009 - 18:28| Aggiornato il 2 Marzo 2009 OLTRE 6 MESI FA

“Ogni discriminazione” sulla base di differenze “riconducibili a reali o presunti fattori genetici è un attentato contro l’intera umanità”.

Lo ha affermato Benedetto XVI ricevendo in udienza questa mattina in Vaticano i partecipanti al convegno “Le nuove frontiere della genetica”. Il Papa ha indicato il pericolo che la pratica eugenetica, responsabile in passato di inaudite violenze, si stia ripresentando anche oggi “discriminando chi è disabile” o peggio “giungendo alla selezione e al rifiuto della vita”.

”E’ necessario ribadire che ogni discriminazione esercitata da qualsiasi potere nei confronti di persone, popoli o etnie sulla base di differenze riconducibili a reali o presunti fattori genetici è un attentato contro l’intera umanita”’, ha affermato con forza il pontefice.

”Lo sviluppo biologico, psichico, culturale o lo stato di salute non possono mai diventare un elemento discriminante”, ha ammonito.

”È necessario, al contrario – ha insistito – consolidare la cultura dell’accoglienza e dell’amore che testimoniano concretamente la solidarietà verso chi soffre, abbattendo le barriere che spesso la società erige discriminando chi è disabile e affetto da patologie, o peggio giungendo alla selezione ed al rifiuto della vita in nome di un ideale astratto di salute e di perfezione fisica”.

”Se l’uomo viene ridotto ad oggetto di manipolazione sperimentale fin dai primi stadi del suo sviluppo, ciò significa che le biotecnologie mediche si arrendono all’arbitrio del più forte”, ha aggiunto.

Il Papa ha ricordato come nel passato l’eugenetica abbia prodotto ”forme inaudite di autentica discriminazione e violenza”. Nonostante questo, ha osservato, ”appaiono ancora ai nostri giorni manifestazioni preoccupanti di questa pratica odiosa, che si presenta con tratti diversi”.

LG