Libia, Gheddafi e Chavez: amici e alleati di ferro

Pubblicato il 21 Febbraio 2011 - 22:18 OLTRE 6 MESI FA

Gheddafi e Chavez

CARACAS – Sono alleati di ferro il presidente venezuelano Hugo Chavez e il leader libico Muammar Gheddafi, che secondo voci non confermate avrebbe lasciato la Libia per rifugiarsi in Venezuela. Chavez è stato sei volte a Tripoli, l’ultima lo scorso ottobre. Il colonnello ha visitato invece una sola volta Caracas, nel settembre del 2009, per il II Summit Sudamerica-Africa (Asa), a cui hanno partecipato 60 Paesi e 29 capi di Stato.

Ma i due si sentono spesso per telefono. Nel settembre 2009 i due leader ebbero anche un incontro bilaterale, durante il quale, oltre a scambiarsi sperticati elogi, rafforzarono la loro particolare visione del mondo. Enfatizzo’ Chavez: ”Venezuela e Libia sono unite nella stessa battaglia, contro un nemico comune, l’imperialismo”. Oggi sia Tripoli sia Caracas hanno recisamente smentito le voci di una possibile fuga di Gheddafi in Venezuela, del quale ha detto di essere stato informato anche il ministro degli esteri britannico William Hague. Ciò non toglie, assicurano i media di Caracas, che Chavez e i suoi ministri si siano messi in stato d’allerta. Dal canto suo, la statale Agenzia Bolivariana, nel riportare le notizie provenienti dalla Libia (”Centinaia di avversari del governo di Gheddafi, con azioni violente, hanno incendiato varie installazioni del governo e cio’ potrebbe sfociare in una guerra civile”), si è affrettata a dare risalto alle parole del figlio del leader, Seif al Islam Gheddafi: ”Mio padre è a Tripoli e guida la battaglia”.

L’esito della crisi libica è seguito con la massima attenzione a Caracas. Dove sono consci che il colonnello libico e’ un fattore di determinante importanza per la realizzazione di quel ‘fronte sud-sud’, che ha preso il via col primo summit Asa, svoltosi in Nigeria nel 2006, e che Chavez ha tentato di plasmare alla sua maniera in quello svoltosi a casa sua: ”Il socialismo arabo e quello africano stanno rinascendo e finira’ per unirsi al socialismo indo-americano”. Ma le inattese rivolte popolari in Africa stanno costituendo un imperscrutabile ostacolo verso questa meta.

Tanto che è saltato il summit Sud America-Paesi Arabi (Aspa), che doveva svolgersi dal 13 al 16 febbraio scorsi a Lima. E, per il quale, lo stesso Gheddafi aveva dato appuntamento alla presidente del Brasile Dilma Rousseff, dopo le catastrofiche inondazioni che hanno colpito i dintorni di Rio de Janeiro. Ora regna l’incertezza. E non solo per Tripoli e Caracas. Anche altri governi latinoamericani seguono con ansia le ‘rivoluzioni’ africane.