In Siria è guerra civile, dice alto funzionario delle Nazioni Unite

Pubblicato il 13 Giugno 2012 - 11:40| Aggiornato il 5 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Herve Ladsous

BEIRUT, LIBANO – La rivolta popolare in Siria che dura da 15 mesi si è trasformata in una vera e propria guerra civile, con il presidente Bashar al-Assad che sta cercando di ricatturare vaste zone di territorio urbano cadute in mano ai ribelli, a quanto ha dichiarato Herve Ladsous, sottosegretario delle Nazioni Unite per le operazioni di mantenimento della pace.

”Chiaramente quel che sta succedendo”, ha proseguito, ”è che il governo siriano ha perduto il controllo di vaste aree urbane che ora vuole riprendersi”. Le dichiarazioni di Ladsous, il primo alto funzionario dell’Onu che ha definito il conflitto siriano una guerra civile, giungono contemporaneamente ai sospetti degli Stati Uniti secondo cui la Russia sta inviando al regime di Assad elicotteri d’assalto.

La Croce Rossa Internazionale ha avvertito che la situazione in svariate parti della Siria si sta rapidamente deteriorando di pari passo con l’intensificarsi dei combattimenti. Centinaia di persone, inclusi civili, ribelli e soldati siriani sono stati uccise dopo il cessate il fuoco organizzato dal mediatore internazionale Kofi Annan due mesi fa con l’intento di fermare la carneficina.

Rifacendosi ai sospetti degli Stati Uniti, Ladsous ha confermato che le forze del regime fanno ampio uso di carri armati e artiglieria, e anche di elicotteri d’assalto.  ”Il conflitto si sta allargando sempre di più”, ha dichiarato alla Reuters. Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha espresso le preoccupazioni di Washington per quello che sembra l’invio ad Assad da parte dei russi degli elicotteri d’assalto.

”Abbiamo detto ai russi di fermare i loro continui invii di armamenti ad Assad – ha detto la Clinton – ma ci hanno risposto di non preoccuparci perchè le loro spedizioni non sono collegate al conflitto in atto, il che è palesemente falso”.