Haiti repubblica delle Ong, console italiano denuncia: “Vanno controllate, spariscono i soldi”

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA

Haiti

Dal terremoto che ha sconvolto l’isola di Haiti è passato oltre un anno ma, secondo, il console onorario italiano Giovanni De Matteis la situazione è ancora ”catastrofica”. Intervenendo nella trasmissione televisiva “Uno mattina” il console ha spiegato che ad Haiti non c’è ”alcun controllo” sugli aiuti che arrivano dall’estero e per questo ”ci vorrebbe una commissione in grado di controllare dove finiscono” i soldi che vengono inviati per l’emergenza post terremoto.

”Un milione di persone – ha aggiunto De Matteis – sono ancora sotto le tende e la campagna elettorale ha portato via tutti gli aiuti destinati alla popolazione”. Secondo il console, inoltre, Haiti è diventata ”la Repubblica delle Ong: ce ne sono più di 10 mila e non si sa cosa fanno e come spendono i soldi. Gli è stato chiesto un bilancio e solo il 20% delle Ong ha potuto presentarlo”.

Anche per questo De Matteis ha chiesto una commissione ”in grado di controllare dove finiscono gli importanti aiuti che giungono dall’Unione Europea, dagli Usa e dagli altri paesi”. E, rispondendo ad una domanda sul ruolo di controllo che avrebbe dovuto avere in questo senso l’Onu, spiega che l’operato delle Nazioni unite e’ stato ”molto contestato” e questo ”è uno dei grandi problemi”.

La denuncia di De Matteis segue di pochi giorni un articolo dell’Huffington Post in cui si osservava come, su 1,4 miliardi di fondi raccolti per l’isola, solo il 38% sia stato effettivamente distribuito agli haitiani. Il sospetto, qualcosa di più, del blog Usa è che gran parte della cifra sia in realtà stata utilizzata proprio per il mantenimento delle centinaia di organizzazioni presenti sul territorio.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini invece, sempre parlando ad “Uno mattina” difende il governo italiano che, a suo giudizio,  ”ha fatto moltissimo” dalle prime ore dopo il terribile terremoto di Haiti inviando squadre di pronto intervento ”per far fronte alla disperazione” dei primi momenti.

Sempre secondo il ministro l’aiuto è continuato con ”contributi economici importanti”, arrivati, tra quelli per il terremoto e quelli per il colera, a 70 milioni di euro.  ”Ora – ha concluso Frattini – continuiamo con l’assistenza economica, umanitaria, e con interventi importanti per la fornitura di medicine”.

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