WASHINGTON – L’Fbi sta esaminando segnalazioni di possibili intrusioni da parte di hacker russi nei sistemi informatici legati alla campagna elettorale della candidata democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton. Lo riferiscono diversi media americani, tra cui la Cnn e il New York Times, sottolineando che la cyber-intrusione in dati della campagna di Hillary potrebbe essere opera di hacker russi.
Due giorni fa c’era stato l’appello choc del candidato repubblicano Donald Trump che aveva chiesto proprio alla Russia di trovare le mail sparite riguardanti i server privati di Hillary Clinton. Una incitazione che ha provocato la reazione di sdegno dei senatori democratici, che sostengono la candidatura della Clinton come prima donna in corsa alla Casa Bianca, e bollata come “incitamento allo spionaggio”.
Dallo staff della candidata democratica Hillary Clinton si conferma che l’intrusione ha interessato un sistema informatico collegato alla campagna della aspirante presidente, ma nell’ambito di un più vasto attacco alla rete dei computer del comitato nazionale democratico.
La portavoce della campagna elettorale di Hillary, Nick Merrill, ha affermato inoltre che da verifiche condotte fino ad ora non sono emerse indicazioni che il sistema interno della campagna stessa sia stato compromesso. Da parte sua l’Fbi ha confermato in una nota che sta esaminando segnalazioni di “cyber-intrusioni riguardanti diverse entità politiche” senza tuttavia identificare i 9 destinatari dell’attacco.