Usa. Tra Hollywood e il presidente Obama è finita la luna di miele

di Licinio Germini
Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

HOLLYWOOD, STATI UNITI – La luna di miele tra il presidente Barack Obama e le stelle di Hollywood, che alle elezioni del 2008 lo appoggiarono in massa, sembra sia arrivata al capolinea, secondo quanto riferisce la rete televisiva ABC.

Allo stato dei fatti, si tratta di una perdita importante perchè attrici e attori si fecero in quattro, anche con generose donazioni, per aiutare Obama a conquistare la Casa Bianca.

Matt Damon, una delle prime celebrità liberal della mecca del cinema a schierarsi con Obama, ha dichiarato alla CNN che ora si sente deluso dal comportamento generale del presidente, che ”ha equivocato il suo mandato”. Nel suo discorso del mese scorso sullo Stato dell’Unione, ha rilevato l’attore, ”Obama ha fatto marcia indietro su molte cose e non ha mai pronunciato la parola ‘povertà”, che affligge milioni di americani”. Sull’Afghanistan ha detto che ”la missione non è stata ben congegnata” e che ”dovremmo ripensare il perchè siamo là”.

Barbra Streisand ha criticato sia Obama che i democratici in generale. ”Obama è molto intelligente – ha dichiarato – ma sono rimasta delusa da come ha tiepidamente appoggiato la legge che consente ai gay di servire nelle forze armate apertamente”. Al tempo delle elezioni di medio termine dello scorso novembre – una catastrofe per i democratici – ha detto che se n’è andata in Europa ”per non assistere ad un bagno di sangue”.

Robert Redford se l’è presa col presidente accusandolo di non aver agito con decisione e tempestivamente in occasione del disastro ecologico, causato dalla piattaforma petrolifera della BP, per ripulire le acque del Golfo del Messico. ”Gli elettori hanno mandato Obama alla Casa Bianca perchè fosse un leader coraggioso e visionario – ha detto l’attore alla MSNBC – ma più che un leader si è dimostrato un semplice manager di disastri”.

Anche il regista Spike Lee ha attaccato il presidente per il suo comportamento durante il disastro nel Golfo del Messico. ”Non riesco a capire – ha detto – come ha fatto Obama ad aver fiducia di quei tipi della BP, che mentirebbero alle loro stesse madri. E poi non dimentichiamo che nel disastro sono morti 11 americani, e che ci sono volute sette settimane prima che i loro famigliari fossero invitati alla Casa Bianca per le condoglianze del presidente”.

Sempre parlando del disastro nel Golfo Persico, Lee ha addirittura accusato Obama di ”razzismo ecologico”, dicendo: ”Se il petrolio fuoriuscito dalla piattaforma della Bp avesse raggiunto luoghi di villeggiatura dei vip come gli Hamptons a Long Island, Martha’s Vineyard nel New England o Cape Cod nel Massachusetts, la marea nera sarebbe stata fermata molto prima”.

Ma non è soltanto Hollywood che ha perso stima nei confronti del presidente. L’ultimo sondaggio Gallup ha infatti accertato che la popolarità di Obama nel corso del 2010 è crollata dell’11 per cento.