Honduras/ Definire Obama “negrito” (piccolo negro), costa il posto al ministro degli esteri che il neo presidente Micheletti costringe alle dimissioni

Pubblicato il 11 Luglio 2009 - 10:17| Aggiornato il 13 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

L’esordio in politica estera del nuovo governo dell’Honduras non è stato un granché ed è costato la testa Enrique Ortez Colindres, a cui il presidente de facto Roberto Micheletti, che depose con la forza il proprio predecessore Manuel Zelaya, aveva affidato l’incarico di ministro degli Esteri.

Ortez Colindres se n’era uscito, forse irritato dal mancato sostegno al governo golpista da parte di Barack Obama, definendo «negrito (piccolo negro)» il presidente americano.

Consapevole della gaffe razzista del proprio ministro, Micheletti lo ha costretto alle dimissioni.

La crisi honduregna, intanto, ha avvicinato il Venezuela di Hugo Chavez a Washington. Il presidente latinoamericano ha chiamato il Dipartimento di Stato per valutare insieme con Thomas Shannon, vice segretario di Stato, la crisi in corso a Tegucigalpa e l’esito dei negoziati tra i golpisti e i sostenitori di Zelaya.