Il pizzo ai talebani. Il Times insiste, cita proteste americane e un ex di Obama. La colpa di non averlo detto

Pubblicato il 17 Ottobre 2009 - 11:16 OLTRE 6 MESI FA

Italiani brava gente, furbi e astuti: per evitare un numero eccessivo di morti nelle operazioni militari in Afghanistan, il Governo italiano ha pagato il pizzo ai talebani. Probabile che lo abbiano fatto anche altri: si era diffusa la voce, accreditata da due ufficiali afghani, che anch ei canadesi lo avessero fatto, ma i canadesi hanno avuto buon gioco a smentire, visto che il loro esercito è quello che ha subito la più alta percentuale di morti tra tutti gli eserciti stranieri impegnati in Afghanistan. Però non si sa mai…Quel che è certo è che la tabellina che pubblichiamo sotto sembra dare ragione, almeno nel breve respiro del numero dei morti italiani, alla linea governativa.

Va detto anche la pratica di distribuire mazzette ai capi talebani non è esclisiva del Governo Berlusconi: anche la coppia Romano Prodi – Massimo D’Alema, quando erano rispettivamente primo ministro e ministrodegli Esteri, nel 2007, vennero sospettati di pratiche poco marziali. La storia venne fuori quando due nostri agenti segreti vennero catturato in Afghanistan mentre si aggiravano per montagne impervie e mal frequentate. Uno dei due agenti italiani venne poi ucciso durante la liberazione, probabilmente da fuoco amico. All’epoca si disse che si trovavano da quelle parti per tenere i buoni rapporti con i capi della zona.

Il presente Governo si affretta a puntigliose smentite assai poco credibili, come tutto quello che esce dalla bocca dei ministri della Difesa, Ignazio La Russa e degli Esteri, Franco Frattini, in materia di rapimenti, dal caso Vagni al caso Buccaneer.

E gli inglesi del quotidiano Times, mentre difendono i loro servizi segreti che arrogantemente sostengono l’efficacia della pratica delle torture sui prigionieri (ricordate Himmler?), insistono nel riportare cpon sempre nuovi particolari la storia degli italiani fifoni e pagatori.

L’ultima è che gli Stati Uniti hanno affrontato con l’Italia la questione dei presunti pagamenti di denaro ai talebani in Afghanistan da parte italiana per garantire la sicurezza delle truppe, circostanza sempre smentita da Roma. Il  Times sul suo sito cita

Il grafico parla chiaro

 un alto funzionario statunitense. “La questione (dei pagamenti) è stata sollevata con gli italiani” ha dichiarato il funzionario secondo il Times. La fonte, prosegue il quotidiano, non ha confermato né smentito che il passo presso il governo Berlusconi sia stato fatto in forma di protesta diplomatica. Funzionari della Nato hanno detto al Times che tale rimostranza è stata fatta dagli Stati Uniti a Roma lo scorso anno. L’esperto che ha guidato la revisione della politica in Afghanistan per conto del presidente Obama, Bruce Riedel (che ora non fa più parte dell’amministrazione), ha detto al Times di aver sentito di accuse di pagamenti da parte degli italiani durante un viaggio a Parigi l’ultima settimana di settembre. Riedel afferma che un uomo d’affari con stretti legami con il governo francese gli ha detto che gli italiani pagavano i talebani, ma “avevano dimenticato di dircelo”. Secondo il Times, i militari francesi che erano subentrati agli italiani nel distretto afghano di Sarobi non sarebbero stati informati dei presunti pagamenti. Questo li avrebbe indotti a sottovalutare i rischi, finché nell’agosto del 2008 dieci soldati francesi erano morti in un attentato.