Nucleare iraniano, scambio di critiche tra Mosca e Teheran
Botta e risposta tra Mosca e Teheran sulla questione del nucleare iraniano. Nella mattina del 26 maggio il presidente della Repubblica islamica Mahmoud Ahmadinejad ha bollato come “inaccettabile” il sostegno russo alla tornata di sanzioni allo studio del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e sponsorizzate dagli Stati Uniti.
Oltre alla presa di distanza da Mosca, piuttosto insolita, Ahmadinejad ha anche rivolto un appello a Usa e Russia perché sostengano l’accordo sullo scambio di uranio in Turchia, sottolineando che potrebbe trattarsi dell’ultima “opportunità” per risolvere la controversa questione del programma nucleare iraniano.
Immediata la risposta del Cremlino: “Nessuno è riuscito finora a mantenere l’autorità con la demagogia politica”, ha dichiarato il consigliere diplomatico presidenziale Serghiei Prikhodko, rifendosi alle affermazioni di Teheran.
“La Russia segue sempre i suoi interessi nazionali di lungo termine, la nostra posizione è proprio russa perché riflette gli interessi di tutti i popoli della Russia e perciò non può essere né filo americana né filo iraniana”, ha spiegato Prikhodko.
“Per la Russia è inaccettabile qualsiasi imprevedibilità, l’estremismo politico, la non trasparenza e la non coerenza di decisioni che toccano e preoccupano tutta la comunità internazionale”, ha aggiunto il diplomatico.