Iran: per governare l’Iraq va bene anche coalizione sciiti – sunniti

L’Iran, paese a maggioranza sciita, ha esortato il vicino Iraq a dar vita a un governo di unità nazionale che comprenda anche la componente sunnita dopo le elezioni politiche del 7 marzo scorso.

Iyad Allawi

L’ambasciatore iraniano a Baghdad, Hassan Kazemi Qomi, ha annunciato in una conferenza stampa che nei prossimi giorni i leader della lista Iraqiya, il cartello comprendente sciiti e sunniti vincitore della consultazione, saranno a Teheran per colloqui. “Sosteniamo e incoraggiamento la partecipazione di tutti i partiti anche se questa è una questione interna, noi abbiamo organizzato un contatto, niente più, noi siamo aperti a tutti i partiti”, ha detto l’ambasciatore.

In passato l’Iran si era sempre espresso a favore di governi sciiti, confessione dell’Islam maggioritaria anche in Iraq. Dopo le elezioni del 7 marzo, la formazione del nuovo governo si va rivelando assai problematica per l’esiguità della maggioranza conquistata da Iraqiya sotto la guida dell’ex premier Iyad Allawi. Varie delegazioni nelle ultime settimane si sono recate a Teheran per incontri con le autorità iraniane.

Interpellato sulle dichiarazioni dell’ambasciatore iraniano, il suo omologo americano, Cristopher Hill, ha detto che la cosa migliore è quella di lasciare che gli iracheni se la sbrighino tra di loro. “Una cosa è certa, il nuovo governo verrà costituito a Baghdad e non a Teheran”, ha affermato.

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