Se Israele attacca l’Iran, un’altra guerra per gli Stati Uniti

Pubblicato il 26 Febbraio 2012 - 13:29| Aggiornato il 28 Febbraio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Una squadriglia di jet israeliani

WASHINGTON, STATI UNITI -Secondo i 15 servizi di intelligence americani che in teoria non dovrebbero lasciarsi sfuggire neanche il battito delle ali di una farfalla all’Iran alla Patagonia, a detta del New York Times – che non di rado ne sa più di loro – l’intelligence occidentale non crede che il Paese degli ayatollah stia cercando di confenzionare una bomba atomica.

Ma il più incredulo e primo interessato alla questione è Israele, che vorrebbe farla finita con questa lacerante incertezza e sguinzagliare i suoi stuoli di jets per obliterare in Iran tutto quello che sa di nucleare. Impresa non facile, avvertono gli esperti, ma in passato le incursioni israeliane hanno dato prova di colpire dove devono colpire. L’Iran, però, sarebbe un osso molto duro.

Il fatto è che un attacco israeliano non finirebbe con la distruzione – se ci riuscissero – della facilities nucleari iraniane. Un eventuale attacco di Israele ai siti nucleari in Iran potrebbe trascinare gli Stati Uniti in un nuovo conflitto in Medioriente. Lo afferma Karim Sadjadpour, un autorevole analista citato da fonti di stampa Usa: ”Israele puo’ iniziare una guerra con l’Iran, ma potrebbe essere necessario l’intervento degli Stati Uniti per portarla a termine”, ha spiegato Sadjadpour, specialista di Medioriente al Carnegie Endowment for International Peace, un think tank di Washington.

Sadjadpour sottolinea che Isreale e’ preoccupato che l’Iran possa entrare in una ”zona d’immunita”, in cui le scorte di uranio sarebbero di fatto fuori dalla portata delle forze aeree e anche un attacco non servirebbe a far fare un passo indietro a Teheran. ”La sola ipotesi che l’Iran possa avere armi nucleari – continua lo studioso – e’ una preoccupazione per la Casa Bianca ma per Israele la minaccia e’ ancora piu’ tassativa e Tel Aviv non vuole neanche ipotizzare che gli iraniani abbiano la capacita’ di costruire un’arma nucleare”.

Le reazioni dell’Iran dopo un attacco di Israele sono imprevedibili, ma secondo alcuni esperti potrebbero venire sia con l’impiego dei missili Shabab-3 contro Tel Aviv o altri obiettivi israeliani, sia con il coinvolgimento degli alleati Hezbollah in Libano e dei militanti di Hamas a Gaza, che potrebbero colpire Israele con missili da una distanza piu’ ravvicinata.

L’altra ipotesi da incubo e’ che l’Iran blocchi lo stretto di Hormuz, un passaggio chiave per il transito delle petroliere di tutto il mondo. Con questo scenario, gli Stati Uniti difficilmente potrebbero stare a guardare. Nonostante gli Usa abbiano consigliato ad Isreale di non attaccare l’Iran, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore interforze, in un’intervista alla Cnn si e’ detto scettico sul fatto che Israele ascolti Washington.

E a seconda della reazione dell’Iran, il presidente americano Barack Obama potrebbe trovarsi sotto pressione e costretto a correre in soccorso di Israele, in un anno di elezioni presidenziali. Ad agitare le acque, lo scorso due febrario, il Washington Post ha rivelato che secondo il ministro della Difesa Leon Panetta, Israele potrebbe colpire l’Iran tra aprile e giugno.

In questo incerto scenario si attende l’incontro di Obama con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca il 5 marzo, mentre il prossimo mercoledi il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak incontrera’ Panetta, al Pentagono.