Israele scongela i fondi per l’Anp

Pubblicato il 30 Novembre 2011 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA

GERUSALEMME – Israele ha deciso oggi di scongelare una somma di 100 milioni di dollari destinata all’ Autorita’ nazionale, proveniente dalla raccolta di dazi doganali nei mesi di ottobre e novembre 2011. Lo ha deciso un ‘forum’ di otto ministri presieduto dal premier Benyamin Netanyahu.

Il blocco dei fondi era stato deciso in seguito alle iniziative dell’Anp – invise ad Israele – di chiedere l’ ammissione della Palestina all’Onu e, successivamente, all’Unesco.

Il congelamento dei fondi – 100 milioni di dollari per il mese di ottobre e altri 100 per novembre – aveva provocato un serio contraccolpo nelle casse dell’Anp, costringendo fra l’altro il premier Salam Fayyad a rinviare il pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici. In seguito alle ripetute proteste dell’Anp, Israele si e’ trovato esposto a forti pressioni internazionali affinche’ inoltrasse al piu’ presto le somme bloccate.

Nei giorni scorsi nel governo si e’ quindi creata una frattura. Da un lato Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak sono giunti alla conclusione che occorreva tornare a sostenere l’Anp, mentre il ministro degli esteri Avigdor Lieberman insisteva per confermare il congelamento a tempo indeterminato di quei fondi.

Secondo la radio militare gli otto ministri del governo israeliano hanno comunque stabilito che Israele si riserva il diritto anche in futuro di tornare a congelare quei fondi. Cio’ potrebbe avvenire – ha spiegato la emittente – se la Palestina tornasse a chiedere all’Onu il riconoscimento come Stato indipendente; se Hamas – mediante accordi di ‘riconciliazione’ – fosse coinvolto nella politica dell’Anp; o se Israele constatasse che i fondi inoltrati a Ramallah vengano utilizzati ”per sostenere il terrorismo”.