Israele è “Stato-nazione del popolo ebraico”: approvata la legge. Ue preoccupata: “A rischio soluzione due Stati”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2018 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA
Israele è "Stato-nazione del popolo ebraico": approvata la contestata legge. Ue preoccupata: "A rischio soluzione due Stati"

Israele è “Stato-nazione del popolo ebraico”: approvata la contestata legge. Ue preoccupata: “A rischio soluzione due Stati” (Nella foto Ansa, Benjamin Netanyahu)

TEL AVIV – Israele è lo “Stato-nazione del popolo ebraico”: dopo un infiammato dibattito la Knesset (il parlamento israeliano) ha approvato a maggioranza la notte scorsa la controversa legge che definisce così il Paese fondato nel 1948. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] A favore del provvedimento hanno votato 62 deputati: contrari 55, compresi i rappresentanti dei partiti arabi.

Soddisfatto il premier Benyamin Netanyahu, che ha parlato di “rispetto di tutti i cittadini”, mentre Ayman Odeh, leader dei partiti arabi, ritiene che la norma dimostri che Israele “non ci vuole avrebbe il pregio di porre i valori ebraici e quelli democratici sullo stesso piano, mentre gli oppositori vi ravvisano l’intento di discriminare le minoranze, arabe e non.

La legge dichiara anche Gerusalemme capitale di Israele e adotta il calendario ebraico come quello ufficiale dello Stato. In una clausola, secondo i media, retrocede la lingua araba da “ufficiale” a “speciale”. Un’altra norma controversa è quella che sancisce che “lo Stato vede lo sviluppo dell’insediamento ebraico con valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere il suo consolidamento”.

Secondo i sostenitori del provvedimento, la legge avrebbe il pregio di porre i valori ebraici e quelli democratici sullo stesso piano, mentre i detrattori vi ravvisano l’intento di discriminare le minoranze, arabe e non.

Altra norma controversa è quella che sancisce che “lo Stato vede lo sviluppo dell’insediamento ebraico con valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere il suo consolidamento”.

Critiche alla legge sono arrivate anche dall‘Unione europea. “Evidentemente ci può essere il rischio che le cose si possano complicare un pochino sulla strada che mira alla soluzione a due Stati, che l’Ue sostiene. Abbiamo chiaramente fatto valere il nostro punto di vista rispettando la sovranità di Israele ma consideriamo che i principi di base debbano essere rispettati, compreso quello delle minoranze”. Così una portavoce della Commissione Ue a chi le chiedeva un commento sulla legge approvata dalla Knesset che definisce Israele come “Stato-nazione del popolo ebraico”.

Alla domanda dei giornalisti che le chiedevano se la Commissione condanni o meno la legge la portavoce ha replicato: “Siamo preoccupati e abbiamo espresso la nostra preoccupazione e continueremo ad essere impegnati con Israele su questo tema. Deve essere evitata ogni soluzione che non punti alla soluzione a due Stati”.

La portavoce ha ricordato che l’Ue è già stata “chiara la scorsa settimana e abbiamo già comunicato un messaggio chiaro”, inoltre “abbiamo le conclusioni del Consiglio e abbiamo contatti regolari con le autorità israeliane”. In tale contestato l’Ue è convinta che “si debbano evitare gli ostacoli che possano prevenire che la soluzione a due Stati non si realizzi”.