Joe Biden, dai migranti alla pandemia: ecco i primi ordini esecutivi per cancellare l’eredità di Donald Trump

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2021 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA
Joe Biden, dai migranti allla pandemia: ecco i primi ordini esecutivi per cancellare l'eredità di Donald Trump

Joe Biden, dai migranti allla pandemia: ecco i primi ordini esecutivi per cancellare l’eredità di Donald Trump (foto Ansa)

Joe Biden non vuole perdere tempo. Stop alle esecuzioni federali, blocco dell’oleodotto Keystone, revoca del bando dei transgender nell’esercito. Il neo presidente americano intende fare marcia indietro anche su questi terreni nel primo giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, subito dopo aver giurato a ‘Fort Washington’, come qualcuno ha ribattezzato una capitale blindata per il timore di proteste armate dopo l’assalto al Congresso dei fan di Donald Trump.

Per cambiare passo Biden ricorrerà allo strumento degli ordini esecutivi.

Primo ordine esecutivo di Biden: blocco pene capitali

Uno dei primi servirà a fermare la pena capitale per reati federali, ripristinata dopo una moratoria di 17 anni da Donald Trump, che con le sue 13 esecuzioni è il presidente ad averne collezionato di più in oltre un secolo.

Secondo ordine esecutivo Biden: Revoca permesso oleodotto Keystone tra Canada e Texas

Secondo indiscrezioni, il neo presidente vuole revocare anche il permesso per l’oleodotto Keystone tra Canada e Texas ma la società costruttrice Canada’s TC Energy Corp è pronta ad un’offerta che asseconda l’agenda verde della nuova amministrazione: investire 1,7 miliardi di dollari per gestire la pipeline usando solo energia rinnovabile, eliminare tutte le emissioni di gas serra delle operazioni entro il 2030 e assumere operai iscritti al sindacato.

Rientro Accordo di Parigi

Confermati dal nuovo chief of staff della Casa Bianca Ron Klain anche altri provvedimenti anticipati dai media: il rientro nell’accordo di Parigi sul clima, con l’annuncio della data di un summit da tenere negli Usa, il ritorno all’accordo sul nucleare iraniano, la rinnovata adesione all’Organizzazione mondiale per la sanità, la revoca del ‘muslim ban’, ossia il bando contro Paesi a maggioranza musulmana.

Apertura in tema di immigrazione

In tema di immigrazione sarà posta fine all’emergenza al confine col Messico facilitando la riunificazione delle famiglie dei clandestini e verrà inviato al Congresso un disegno di legge per una riforma del settore: si punta a concedere la green card immediatamente ai dreamer (gli immigrati entrati negli Usa quando erano minorenni al seguito di genitori clandestini), a ridurre i tempi per acquisire la cittadinanza Usa da 13 a 8 anni rendendo più efficace il processo di naturalizzazione e ad aumentare i giudici che si occupano di immigrazione per ridurre l’arretrato nei tribunali.

Ma il cambio di rotta sull’immigrazione sarà graduale: “Gli aiuti stanno arrivando, ma ora non è il momento di mettersi in viaggio verso gli Usa”, ha risposto il team di Biden alla carovana di migranti provenienti dall’Honduras che chiede al nuovo presidente di “onorare gli impegni” nei confronti dei richiedenti asilo.

Lotta alla pandemia

Uno dei cambi di passo più rilevanti sarà nella lotta alla pandemia, con il congelamento di sfratti, fallimenti e pagamenti dei debiti universitari, una campagna per 100 milioni di vaccinati in 100 giorni, l’obbligo della mascherina nelle proprietà federali. E un maxi pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi in un Congresso ormai totalmente in mano ai dem. Tra le novità del primo giorno anche il ritorno del briefing giornaliero con la stampa: anche questo un segnale di normalità e trasparenza dopo quattro anni di caos, fake news e propaganda.

Biden sceglie transgender come assistente ministro Sanità

Inoltre sembra che Joe Biden sceglierà come Assistente segretario alla Sanità Rachel Levine, che potrebbe così diventare il primo dirigente governativo federale apertamente transgender ad essere confermato dal Senato.

Lo rende noto lo staff del presidente eletto. Pediatra ed ex medico di base, Levine è la segretaria alla Sanita’ della Pennsylvania, nominata dal governatore democratico Tom Wolf nel 2017 e confermata dal Senato statale, controllato dai repubblicani.