Usa. Fondi elettorali per nascondere l’amante, Edwards assolto: “Non colpevole”

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

John Edwards (Ap/Lapresse)

NEW YORK – “John Edwards non è colpevole per finanziamenti illegali”, così si è pronunciata la Corte di Greensboro in North Carolina nei confronti dell’ex senatore democratico e candidato alla presidenza Usa, accusato di aver usato nel 2008 fondi elettorali per nascondere una relazione extraconiugale con Rielle Hunter, operatrice che filmava la sua attività da cui ha avuto una figlia, di aver preso molti più soldi previsti dalla legge e di aver indotto alla pubblicazione di bilanci falsi per na

Edwards, che è stato candidato alla Casa Bianca nel 2004 e nel 2008 e nel 2004 era stato scelto da John Kerry come candidato alla vice-presidenza degli Stati Uniti, rischiava fino a 30 anni di carcere e 250.000 dollari in risarcimenti per l’accusa di finanziamenti elettorali, ricevuti da una delle sue grandi benefattrici dell’epoca, l’ereditiera Rachel ‘Bunny’ Mellon, oggi ultracentenaria, che versò per la campagna del democratico ben 725.000 dollari.

Dopo la sentenza, come riporta il New York Times, Edwards ha commentato: “Ho fatto molte, molte cose davvero sbagliate. Ma non credo di aver fatto nulla di illegale. E’ un qualcosa che devo vedere con me stesso”. Per quel che riguarda gli altri cinque capi d’accusa il processo è stato annullato.

Lo scandalo è scoppiato nel 2007, mentre Edwards era impegnato nell’ultima campagna per la presidenza Usa. Il tabloid “National Enquirer” pubblicò una notizia secondo cui il senatore aveva una storia con una donna che lavorava nel team elettorale, una regista di cui inizialmente non venne diffuso il nome, poi sbattuto su tutti i giornali: Rielle Hunter.

Allora Edwards decise di mettere a tacere i pettegolezzi facendosi fotografare con la moglie, poi morta di cancro. Il 30 gennaio del 2008 dopo diverse sconfitte si ritirò dalla corsa alla Casa Bianca e diede il suo appoggio a Barack Obama. Solo nei primi giorni di agosto del 2008 Edwards diffuse un comunicato stampa in cui ammetteva la relazione con la Hunter negando la paternità della bimba avuta dalla donna. Andrew Young, assistente di Edwards, rivendicò la figlia. Anche la moglie del senatore, Elizabeth, in una nota affermò di sapere della marachella del marito ma di aver affrontato la cosa e di aver apprezzato il “coraggio” di Edwards.

Frederick Baron, il responsabile finanziario della campagna elettorale di Edwards, poco dopo disse di aver provveduto al mantenimento di Rielle Hunter e Andrew Young senza che John Edwards ne fosse a conoscenza e aggiunse che il denaro non era quello della campagna elettorale.

Solo nel gennaio 2010 Edwards ammise di essere il padre della bimba della sua ex amante e la moglie di lì a poco chiese il divorzio, prima di morire alla fine di quell’anno.